Legge di Stabilità: bocciatura in arrivo da Ue? Giovedì l’atteso incontro tra governo e Regioni
Ha spaccato le Regioni e stizzito i sindacati. Ieri doveva arrivare sulla scrivania di Napolitano, ma la legge di Stabilità è stata attesa invano dall’inquilino del Quirinale, che solo oggi potrà apporre la sua firma sul testo varato dall’esecutivo la settimana scorsa (“Il testo sarà adesso oggetto di un attento esame essendo per sua natura un provvedimento molto complesso” recita il comunicato quirinalizio). Il ritardo, dicono, era legato ad “aggiustamenti tecnici”. E in effetti i nodi da sciogliere sono ancora tanti. Uno di questi riguarda il bonus bebè, annunciato da Renzi alla platea di Barbara D’Urso. Palazzo Chigi ha affermato che il bonus sarà destinato alle famiglie con redditi fino a 90 mila euro. Ma quelli di Via XX Settembre vogliono che la soglia sia ridotta a 30 mila.
In realtà, dietro ritardi e tentennamenti, potrebbero esserci i forti mal di pancia di Bruxelles. Il negoziato tra l’Italia e la Commissione Ue pare si sia notevolmente complicato negli ultimi tempi. Secondo la Reuters, la manovra si appresta ad essere bocciata dalla Commissione: domani dovrebbe già arrivare da Bruxelles la lettera con le correzioni da apportare al testo.
L’Ansa riferisce che José Manuel Barroso avrebbe individuato errori da matita blu nella legge di Stabilità. Il presidente uscente della Commissione chiederà all’Italia, per il 2015, una correzione dello 0,5% del deficit strutturale contro lo 0,1% previsto dal governo. Che, tradotto, vuol dire ben 8 miliardi da reperire al più presto con una manovra aggiuntiva.
Non basterebbe attingere, a questo punto, al “tesoretto” da 2,4 miliardi messo da parte dal governo per l’evenienza. L’Italia è comunque disposta a salire dall’attuale 0,1% a un massimo dello 0,35%. Ma non di più. Su questo versante, il governo italiano potrebbe trovare in Jyrki Katainen, il “falco” della Ue, un alleato prezioso. Il vice-presidente in pectore del prossimo esecutivo europeo con a capo Juncker sarebbe disposto ad aprire ad un aggiustamento dello 0,25%-0,3%, in linea con i parametri richiesti da Roma.
Ulteriori segnali incoraggianti per l’Italia arrivano dal ‘caso Francia’. Nel 2015 Parigi sforerà, e di parecchio, il famoso 3% di deficit – 4,3 -. Ma l’asse Merkel-Hollande, alla luce del piano congiunto per rilanciare riforme e investimenti che i ministri Schaeuble e Sapin presenteranno entro dicembre, potrebbe spingere Berlino ad adottare una linea morbida anche per i conti italiani.
Sblocca Italia – Nel mirino della Ue anche il decreto che oggi arriva in Commissione alla Camera. L’Italia rischia una procedura di infrazione per l’articolo 5 del decreto Sblocca Italia, che in origine metteva mano alle concessioni autostradali consentendo la loro proroga. L’articolo, riscritto per intero, ora prevede che i concessionari sottopongano entro il 31 dicembre 2014 al Ministero delle Infrastrutture le proposte di modifica al rapporto concessorio, comprensive anche dell’aggiornamento del piano economico.
Oggetto di dibattito anche la norma che riguarda la riduzione dell’Iva dal 10 al 4% per chi ristruttura il proprio immobile o effettua interventi per migliorarne le prestazioni energetiche. Il taglio sarà compensato con un aumento Iva, dal 4 al 10%, per le nuove costruzioni prima casa vendute direttamente dalle imprese.
LEGGE STABILITÀ, KATAINEN “LETTERA ITALIA NON ANCORA INVIATA” – “La lettera all’Italia sulla legge di stabilità non è stata ancora inviata, ci sta lavorando la Dg affari economici”. Così il Commissario Ue agli affari economici,Jyrki Katainen,a margine di un dibattito al Parlamento Ue. I servizi, aggiunge, “sono in contatto con le autorità italiane per avere dei chiarimenti su alcuni dati”.
FASSINO CONTRO LA LEGGE DI STABILITA’ – Anche il presidente dell’Anci, Piero Fassino, critica la legge di stabilità. “I Comuni non sono centri di spesa parassitari. Su questo punto va fatta un’operazione intellettuale di chiarimento”.
CAMUSSO SCRIVE AGLI ISCRITTI CGIL – Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, scrive agli iscritti del sindacato invitandoli a presenziare alla manifestazione del 25 ottobre. “E’ il momento delle scelte, chiare, dedicate a creare lavoro”. “Il vostro coraggio è importante – scrive Camusso – Uniti possiamo aprire una nuova fase e cambiare l’Italia. Facciamo sentire la nostra voce, schierandoci dalla parte del lavoro. Facciamolo insieme”.
GIOVEDÌ INCONTRO GOVERNO-REGIONI – I presidenti delle Regioni incontreranno il Governo giovedì mattina alle ore 8 a Palazzo Chigi. Al centro dell’incontro i tagli previsti dalla Legge di Stabilità. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha convocato una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni per domani mercoledì 22 ottobre alle ore 18.30 nella sede romana di via Parigi 11, con all’ordine del giorno il confronto e la posizione da assumere sulla Legge di Stabilità 2015, proprio in vista dell’incontro politico con il Governo convocato per giovedì mattina 23 ottobre alle ore 8.00 nella sala Verde di Palazzo Chigi.