Messico, il massacro di Iguala de la Independencia: irrompe la Polizia Federale
La Polizia Federale, supportata dall’Esercito Messicano, ha preso il controllo dei 13 comuni ricadenti nel raggio di circa 200 km della città di Iguala de la Independencia, in Messico, dove lo scorso 26 settembre sono scomparsi 43 studenti dopo i violenti incidenti contro le forze di polizia locale.
In questi 13 comuni, localizzati precisamente nello Stato di Guerrero (Apaxtla, Arcelia, Buenavista de Cuéllar, Coyuca de Catalán, General Canuto A. Neri, Ixcateopan de Cuauhtémoc, Pilcaya, Pungarabato, San Miguel Totolapan, Taxco de Alarcón, Teloloapan, Tlapehuala) e nello Stato di México (Ixtapan de la Sal), la polizia locale è sospettata di intrattenere stretti legami con la criminalità organizzata.
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Infatti, il capo della Commissione Nazionale per la Sicurezza Monte Alejandro Rubido García ha comunicato che, in occasione delle indagini riguardanti la scomparsa dei 43 studenti, le autorità federali messicane hanno riscontrato delle “irregolarità” e dei “presunti collegamenti con la criminalità organizzata” e gli agenti della polizia locale.
Sulla base di queste informazioni, gli agenti dei comuni interessati sono stati disarmati e saranno indagati per valutare i loro presunti legami con la criminalità organizzata. In seguito agli eventi dello scorso 26 settembre, nelle città di Cocula e Iguala de la Independencia sono già stati arrestati 36 agenti della polizia locale e 17 membri del cartello della droga messicano, Guerreros Unidos, compreso il loro leader Sidronio Casarrubias Salgado.
Inoltre, la Polizia Federale è alla ricerca dell’ex sindaco di Iguala de la Independencia, José Luis Abarca Velázquez, accusato di avere legami proprio con Guerreros Unidos.
Nel frattempo, in Messico migliaia di cittadini hanno manifestato chiedendo chiarezza sulla sorte dei 43 studenti scomparsi: a tal proposito, il Procuratore Generale della Repubblica, Jesús Murillo Karam, ha offerto una ricompensa di 1,5 milioni di pesos per fornire “preziose e utili” informazioni che possano contribuire al ritrovamento dei 43 studenti. Per la loro ricerca, al momento la Polizia Federale ha esplorato in oltre 500 siti, urbani e rurali, grazie all’impiego di varie unità sul territorio, comprese quella cinofila, aerea e marina