Sondaggio Ipsos per Di Martedì: gli italiani cambiano idea sul Tfr, il 75% preferisce prenderlo al momento della pensione
Sondaggio Ipsos per Di Martedì: gli italiani cambiano idea sul Tfr, il 75% preferisce prenderlo al momento della pensione
Rodotà, Salvini, Taddei, Camusso, Cottarelli, Belpietro e Riottà, questi sono stati alcuni degli autorevoli ospiti della puntata di “Di Martedi” del 21 ottobre. Sicuramente l’argomento principale della puntata è stato la legge di stabilità in approvazione in questi giorni. Si è discusso, quindi, di Tfr in busta paga, del bonus degli 80 euro alle neo-mamme, dei tagli alle regioni. Degne di nota sono state sicuramente le interviste di Floris a mister “Spending Review”, Cottarelli, e al giurista Stefano Rodotà.
Non sono mancanti, ovviamente, spunti di riflessione e confronto sulla manifestazione Cgil prevista sabato 25 ottobre a Roma.
Sempre presente e puntuale il presidente dell’Ipsos, Nando Pagnoncelli, che ha illustrato il risultato del suo consueto sondaggio, partito proprio dagli argomenti discussi in trasmissione.
Il primo cartello, infatti, ha riassunto l’opinione degli italiani sul bonus alle neo mamme. In questo caso la popolazione è letteralmente spaccata a metà: il 53% ritiene questa, una manovra propagandistica per creare consenso. Il 44%, invece, la considera un aiuto concreto alle famiglie.
Il secondo cartello è riferito ai tagli alle regioni, decisi dalla legge di stabilità. Il 57% degli italiani crede che questi tagli alla fine porteranno un aumento dei costi dei servizi e della sanità. Un’occasione per rendere la spesa pubblica più efficiente, è l’idea sostenuta dal 41%. In pratica la maggioranza degli intervistati teme che ci sia una partita di giro sulla riduzione della pressione fiscale: diminuisce quella del Governo, aumenta quella delle Regioni.
L’altro argomento caldo della manovra è sicuramente quello del Tfr. Nell’ultima osservazione dell’Ipsos la grande maggioranza degli italiani, il 75%, preferisce restare sulla formula classica e riceverlo al momento della pensione. In tanti vedono il Trattamento di Fine Rapporto come un “assicurazione” sulla vecchiaia. Solo una piccola parte, il 17%, dichiara di voler usufruire dell’anticipo.
È bene sottolineare che l’opinione pubblica ha mutato notevolmente la sua intenzione a riguardo. Nel sondaggio Ipsos per Di Martedì, del 30 settembre, il 52% degli intervistati era a favorevole all’opzione di avere il Tfr in busta paga.
Gli ultimi due cartelli, invece, riguardano il Premier, Matteo Renzi. Qual è la cosa che piace di più del leader di Pontassieve? Cosa, invece, gli italiani non gradiscono?
Vengono apprezzati principalmente il coraggio, 31% e la chiarezza, 25%. Il 21%, invece, non apprezza nulla del Presidente del Consiglio. In maniera del tutto speculare, il 22%, non trova difetti in Renzi. C’è coincidenza tra i fan acritici e i detrattori a tutto tondo dell’attuale segretario Pd. Il 30% degli italiani ritiene Renzi troppo chiacchierone, mentre il 17% è più duro e lo giudica come un politico che non mantiene le promesse. Per il 12% è un populista.