Berlusconi boccia Renzi: “Pessimo il premio di maggioranza alla lista”
Berlusconi boccia la proposta di Renzi. L’altro ieri il premier aveva ipotizzato modifiche all’Italicum, con il premio di maggioranza che dalla colazione sarebbe andato alla lista che avrebbe superato il 37% dei voti. Oggi però è arrivata la doccia fredda del leader di Forza Italia, che ha ribadito ai senatori azzurri di voler tener fermo il patto del Nazareno. Paolo Romani spiega: “Siamo assolutamente contrari al premio di maggioranza alla lista – dice – Rimaniamo convinti che l’Italicum alla Camera debba essere quello approvato dal Senato”. E in ogni caso “in agenda” non c’è “nessun incontro” tra Renzi e Berlusconi.
Nel corso della riunione, il Cav ha a che ribadito il proprio impegno in politica. “Nessuno pensi di fare a meno di me, sono tornato in campo perchè voglio vincere. Dopo tutto quello che ho fatto, non pensino certo che adesso possa uscire di scena così”. L’ex premier spegne anche le voci di chi ipotizzava un’imminente chiusura di Forza Italia. “Sono solo schiocchezze, questa storia che io voglio sciogliere Fi non corrisponde affatto al vero. È falso che io voglia chiudere il partito”. Berlusconi rimane in campo dunque. La strada da seguire per il rilancio la indica lui stesso ai senatori presenti: “rilanceremo Forza Italia fondendo nel movimento i club ed interessandoci del sociale”.
Perché Forza Italia non ha alcuna intenzioni di farsi fagocitare dal Pd, come spiega un’agguerrita nota del Mattinale, l’house organ di Forza Italia alla Camera. “Non saremo la coda del Pd. Tutti sicuri che Berlusconi e Forza Italia siano pronti ad accettare l’azzeramento del Nazareno con il premio fino a raggiungere il 55 per cento dei seggi dato alla prima lista, e la distribuzione proporzionale del resto, senza quote e senza sbarramenti. Ormai – prosegue Il Mattinale – si dà per certo questo impianto legislativo che dovrebbe funzionare da meraviglioso trampolino su misura per il Partito della Nazione, il nuovo nome della Ditta di Renzi. Persino i non-renziani o diversamente leopoldiani plaudono alla riuscita certa del disegno egemonico, con noi berlusconiani a reggere la coda di Renzi, e si limitano a suggerire nomi meno sudamericani, preferendo Partito del Paese. L’idea sarebbe quella di dar vita al Partito Unico, che è proprio roba sudamericana, o se vogliamo tornare in Italia, molto fascista”.
Intanto Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi, derubrica il Patto del Nazareno a semplici fogli di carta. “Erano dei fogli di carta su cui hanno preso degli appunti e il pezzo di carte è stato buttato via. Credo abbia fatto questa fine. Escludo – dice l’europarlamentare – che Berlusconi abbia un pezzo di carta così. Non c’è nessun patto implicito, ma un patto per fare le riforme, il Senato, la fine del bicameralismo e la legge elettorale. Basta”.