Sondaggio Censis-Confcommercio: solo il 29% degli italiani userebbe gli 80€ di Renzi per maggiori consumi
Il Censis ormai da mezzo secolo fa da barometro della situazione sociale degli italiani, e assieme alla Confcommercio ha avviato una indagine, tramite un sondaggio, sulle spese degli italiani negli ultimi mesi rispetto agli altri periodi precedenti di crisi.
Fatta la tara al fatto che nelle domande sulla situazione economica gli italiani tendono sempre a rispondere in modo conservativo e a disegnare una situazione più negativa di quello che le statistiche oggettive poi illustrano, è comunque interessante leggere le risposte per osservare l’“umore” dei cittadini sull’economia.
E sembra effettivamente un po’ migliorato, pur rimanendo in una situazione di crisi economica. Rispetto a un anno fa si passano dal 29% al 49,4% coloro che vedono la propria capacità di spesa invariata e scendono dal 69,3% al 44,2% quelli che la vedono peggiorata, mentre empre rimanendo su livelli bassi salgono coloro che la vedono migliorata, dal 1,7% al 6,4%:
Gli italiani sono leggermente più ottimisti e meno pessimisti rispetto a un anno fa, ma meno ottimisti rispetto a marzo, quando vi era evidentemente molta fiducia sul nuovo governo Renzi appena varato:
Del resto la capacità di copertura delle spese sembra rimanere stazionaria, ovvero la grande maggioranza continua ad affermare che vanno in pari tra spese e guadagni, e rimangono una minoranza coloro che affermano di poter risparmiare così come coloro che affermano di non starci dentro.
La principale preoccupazione e il primo uso delle entrate sembra quello di coprire le spese obbligate come bollette e tasse, e lo si vede dalle domande sui famosi 80€ di sgravio del governo Renzi. Il 31% li userà appunto a questo scopo, mentre il 40% afferma che non aumenterà la capacità di spesa, e solo il 29% per maggiori consumi:
E del resto anche con molti più soldi gli italiani in grande maggioranza, 77%, affermano che li utilizzerebbero per il risparmio, in fondo grande amore e sogno degli italiani, che spesso non riescono a realizzare: