Legge elettorale, D’Alimonte: “Col tramonto di Berlusconi sta tramontando il bipolarismo”
La legge elettorale sembra stia per tornare al centro del dibattito politico. Ne ha riparlato lunedì 20 Ottobre Renzi nel corso della direzione del Pd. Interviene sul tema legge elettorale il prof. D’Alimonte che parla di uno scenario politico nuovo “Con un forte Pd in posizione centrale. Solo il Pd, o meglio il Partito della Nazione, potrebbe essere funzionale alla stabilizzazione del sistema minacciato da una destra agguerrita, una sinistra residuale e l’incognita dei grillini”.
L’esperto di sistemi elettorali Roberto D’Alimonte spiega a Repubblica che”per evitare questo rischio fra le modifiche all’Italicum si devono prevedere 340 seggi a chi vince al secondo turno. Ma col tramonto di Berlusconi sta tramontando anche il bipolarismo della Seconda Repubblica. Stiamo tornando ad un’Italia governata da un grande centro imperniato sulla figura di Renzi”.
Alla domanda sul perché Berlusconi dovrebbe accettare il premio alla lista o al partito, D’Alimonte osserva: “forse ha capito che non è più in grado di ricompattare tutto il centrodestra, idea che stava dietro alle mediazioni di Verdini. Perchè si era partiti da un modello spagnolo che produceva un sistema bipartitico. Ma poi, sotto la spinta di Letta, dei piccoli partiti e di altre pressioni, l’idea bipartitica era stata abbandonata e si era passati al Porcellum corretto e poi all’ Italicum. Forse il Cavaliere – prosegue – ha capito oggi che il tempo del centrodestra unito è finito”.
“La Lega di Salvini – continua – ha imboccato una deriva lepenista, radicale, anti-sistema e Salvini snobba gli accordi perchè pensa di erodere una parte dei voti berlusconiani. Meglio allora un accordo con Renzi. Ma Berlusconi potrebbe riservare ancora qualche sorpresa”.