Bertinotti a ‘L’aria che tira’: “Sogno un sindacato unitario guidato da Landini”
Continua la fase ‘liberale’ di Fausto Bertinotti. L’ex leader della Cgil piemontese, che aveva sempre respinto al mittente le proposte di concertazione con il governo, ha criticato duramente i sindacati a ‘L’aria che tira’ di Myrta Merlino.
Bertinotti ha dichiarato: “si parla sempre dell’epoca della concertazione come di un periodo massimalista del sindacato. Io dico che allora il sindacato fu fin troppo acquiescente, teso a tutelare se stesso anziché i lavoratori. Oggi i sindacati non riescono più ad essere rappresentativi, servirebbe un’organizzazione unitaria, che tuteli il lavoro e non le ideologie”.
Continua l’allontanamento di Bertinotti dalla sinistra radicale che poco tempo fa aveva ammesso il ‘fallimento’ del comunismo, rilanciando piuttosto la cultura politica “liberale, che ha difeso i diritti dell’individuo”. Il sindacato ideale di Bertinotti, dovrebbe essere guidato dal leader della Fiom: “vedrei bene Maurizio Landini a capo di un sindacato unitario completamente riformato”.
Sono parole pesanti per Bertinotti, che anche in passato si era scagliato contro alcuni simboli della sinistra, sindacato compreso: “ora arriva Matteo Renzi che ti cancella e il sindacato non ha più armi per difendersi – aveva dichiarato – perché nel frattempo sono i lavoratori a non riconoscerti più come prima. Avresti dovuto rinunciare tu al sovrappiù di permessi sindacali nel pubblico impiego, non fartelo imporre. Un sindacato così è un sindacato disarmato, che prima o poi si fa irretire nella rete del potere”.
Ilaria Porrone