Al via, oggi, il processo Escort, che vede imputati i fratelli Tarantini e altre sette persone per associazione a delinquere finalizzata all’induzione, al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione sul presunto giro di escort nelle residenze dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Davanti al presidente della II sezione del tribunale di Bari, hanno sfilato tre delle ragazze, citate come testimoni.
DI MEGLIO: “SOLO BACI, CAREZZE E PRELIMINARI” – La prima a sottoporsi alle domande degli inquirenti è stata Vanessa Di Meglio. La donna è stata chiamata a ricostruire il rapporto con Giampaolo Tarantini, assente in aula, che avrebbe condotto la ragazza nelle residenze dell’ex premier nel 2008.
In particolare, sotto la lente degli inquirenti è finita la cena del 5 settembre 2008, in cui Di Meglio sarebbe andata a Palazzo Grazioli accompagnata proprio dall’imprenditore pugliese.
La ragazza ha affermato che “il padrone di casa scherzava, era una persona molto carina”, sostenendo di aver riconosciuto tra gli invitati anche l’attore americano George Clooney.
Tra i tanti “non ricordo”, poi, Di Meglio non ha mai citato direttamente Silvio Berlusconi, ricostruendo quanto avvenuto al termine della cena. Rimasta da sola con altre ragazze, ci sarebbe stata una chiacchierata con l’ex premier, a cui avrebbero fatto seguito “baci, carezze e preliminari ma non atti sessuali”. Effusioni, quelle con Berlusconi, che si sarebbero tenute “in piedi vicino al divano” e a cui, dunque, non ci sarebbe stato alcun seguito.
CARPENTONE E DE NICOLO’ NON DEPONGONO – Dopo Di Meglio, le altre due ragazze convocate, Sonia Carpentone e Terry De Nicolò, non hanno deposto davanti al giudice. Nel primo caso, infatti, la notifica non è andata a buon fine, mentre nel secondo, sono stati acquisiti i verbali di interrogatorio, come chiesto dalle difese e dai Pubblici Ministeri Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia.
NELLA PROSSIMA SEDUTA TOCCHERÀ A D’ADDARIO – Il processo è stato, poi, aggiornato al prossimo 27 novembre, quando, sul banco dei testimoni, sfileranno Chiara Gucciardi, Barbara Montereale e Patrizia D’Addario.
La donna, candidata nel 2009 al consiglio comunale di Bari nelle liste della Puglia prima di Tutto, era stata, proprio nel giugno di quell’anno, la sollevatrice dello scandalo, raccontando delle cene nelle residenze dell’allora premier al Pm Scelsi.
Stamattina la donna era presente al Palazzo di giustizia di Bari e, concedendosi ai microfoni, ha dichiarato di sentirsi “sola, aggredita e insultata da persone che dovrebbero semplicemente stare zitte”. Stanca di essere, a suo dire, infangata, D’Addario ha continuato dicendo “Ora mi aspetto giustizia dai giudici per me e per la mia famiglia”.