Ancora scontri tra manifestanti e polizia, ancora feriti, ancora alta tensione per le strade di Roma dopo il corteo di sabato scorso. Stavolta il palcoscenico non sono state le vie del centro città ma il quartiere della Montagnola, zona sud della Capitale, non distante dall’Eur.
Nel corso di uno sgombero di uno stabile in via Castiglione Baldassarre, polizia e manifestanti per il diritto alla casa si sono scontrati. Lancio di oggetti, cariche, un cassonetto dato alle fiamme. Una decina i feriti, tra loro anche Paolo Di Vetta, uno dei leader dei movimenti per la casa.
L’edificio di proprietà dell’Inarcassa (la cassa degli architetti) è stato occupato qualche giorno fa da circa 200 persone. Stamattina la polizia ha proceduto allo sgombero.
Inutili le trattative. Dopo ore di stallo, la tensione è salita ed è esplosa intorno alle 12. Alcuni occupanti hanno provato a opporsi all’ingresso della polizia nello stabile, mentre altri si sono barricati all’interno e sono saliti sul tetto.
Contro la polizia sono stati scagliati oggetti, compresi dei rami staccati dagli alberi vicini. Un cassonetto è stato dato alle fiamme. La polizia ha risposto con alcune cariche di alleggerimento.
Secondo la Questura gli scontri sono stati originati da circa 200 manifestanti appartenenti a vari movimenti per la casa “che si sono radunati all’esterno e hanno tentato di impedire agli agenti l’accesso alla struttura anche con fitto lancio di oggetti contundenti, tra i quali bastoni e segnali stradali”.
Per proseguire le operazioni, le forze dell’ordine ha dovuto “disperdere i manifestanti. La Polizia ha inizialmente invitato gli occupanti a lasciare liberi i locali e successivamente al loro rifiuto ha iniziato ad entrare nell’edificio per procedere allo sgombero dello stabile”. “Un massacro sociale, una vergogna. C’è volontà di menare, non hanno caricato per allontanarci dal palazzo perché ci hanno ricorso anche per le strade laterali” ha commentato Luca Faggiano, uno dei leader dei movimenti di lotta per la casa.
“Una gestione indecente dell’ordine pubblico” ha commentato all’agenzia Dire il presidente del VIII Municipio, Andrea Catarci, “a conferma dei problemi palesati già nella manifestazione di sabato con comportamenti violenti. Una carica ingiustificata perché la politica avrebbe trovato una soluzione. Qualcuno vuole fare salire la temperatura sulla disperazione sociale. È tutto incomprensibile”.
“Le questioni sociali non possono essere risolte con gli sgomberi di spazi occupati” ha dichiarato Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campodoglio”, “è necessario riaprire il dialogo e la mediazione con i movimenti. Gli ultimi mesi hanno visto un forte aumento della conflittualità sociale nella nostra città. Il tema dell’emergenza abitativa sta assumendo tratti sempre più drammatici. Bisogna definire un programma straordinario per l’emergenza abitativa di Roma Capitale attraverso un tavolo di confronto permanente tra le Istituzioni e le associazioni, i sindacati e i movimenti”.