Legge di stabilità: dopo la convulsa giornata di ieri in cui il Governo ha ricevuto la lettera con le osservazioni dell’Unione Europea oggi scade l’ultimatum dell’Europa per la riposta del Governo italiano.
Nella giornata di ieri, proprio a proposito della lettera inviata al governo italiano, c’è stato un polemico scambio di battute tra il premier Renzi ed Commissario uscente Barroso secondo il quale il governo italiano avrebbe dovuto evitare di pubblicare il contenuto della lettera.
“La lettera all’Italia è lì e tutti vedono quali sono le nostre preoccupazioni. Sull’Italia ancora non abbiamo deciso, stiamo negoziando. Tutti vogliamo evitare il peggior scenario possibile”: così il commissario agli affari economici Jyrki Katainen a margine del convegno East Forum. La Commissione europea “non si è ancora fatta un’idea” sulla bozza di bilancio 2015 dell’Italia e “aspetta ulteriori informazioni”.
Parlando delle conseguenze della lettera con cui la Commissione ha avvertito l’Italia dalle deviazioni dal Patto nella legge di stabilità, Katainen ha spiegato che “nulla è inevitabile, abbiamo l’obbligo legale di fare certe cose, ora c’è la consultazione con l’Italia su certi dettagli”.
Il commissario ha ribadito che esiste un problema di equo trattamento fra gli Stati: “Dobbiamo trattare tutti allo stesso modo, qualche volta è molto difficile” farlo, e va tenuto presente che “nel recente passato alcuni Stati sono stati fortemente incoraggiati a prendere misure molto difficili, ma sia chiaro nessuno ha qualcosa contro” altri Stati. Per quanto riguarda l’entità della correzione che l’Italia dovrebbe fare per rientrare nei vincoli del Patto, Katainen ha detto di non voler “speculare sulle cifre”.