Sondaggio Swg: bene PD, Lega, SEL e FDI, calano M5S e Forza Italia; TASI più cara della vecchia IMU.
Sondaggio Swg: bene PD, Lega, SEL e FDI, calano M5S e Forza Italia; TASI più cara della vecchia IMU.
L’istituto Swg la mattinata di venerdì 24 ottobre ha diffuso i dati sulle intenzioni di voto settimanali ricavate dal sondaggio condotto tra il 20 e il 22 ottobre 2014.
Possiamo notare che, diversamente dalle volte precedenti in cui si suddividevano i partiti per aree politiche di centrodestra e centrosinistra, ora viene evidenziata l’area che comprende i partiti di governo: PD, NCD, Scelta Civica e altri.
Tra questi, nel giro di una settimana il Partito Democratico recupera un punto percentuale e sale al 40,6% delle preferenze degli elettori italiani. NCD conferma il 4,1%, mentre Scelta Civica torna al mezzo punto percentuale, dallo 0,2% che avrebbe ottenuto nella precedente rilevazione. Sommati agli altri partiti nell’orbita del governo, pari anch’essi allo 0,5% dei voti validi, si avrebbe una consistenza pari al 45,7% (+1).
Tra i partiti di opposizione salgono Lega Nord all’8,5% (+0,7), Fratelli D’Italia al 3,6% (+0,4), SEL al 2,9% (+0,5) e i Verdi allo 0,7% (+0,1). Stabile Rifondazione Comunista all’1,2%, mentre risultano in diminuzione sia il Movimento 5 Stelle al 18,5% (-1,4), sia Forza Italia al 15,7% (-1,5).
Passiamo ora ad analizzare alcuni quesiti di carattere politico.
Il primo riguarda la nuova Tassa sui Servizi Indivisibili, meglio nota TASI. La maggioranza degli italiani ha trovato la TASI più cara della vecchia IMU: ad affermarlo è il 52% degli intervistati, mentre il 18% la considera di analoga entità. Solo il 12% afferma di pagare meno dell’IMU; vi è poi un 9% che non è soggetto a questa tassa e un altro 9% che non sa.
Le priorità degli italiani si potrebbero evincere dal quesito successivo, che domanda agli intervistati quali siano le questioni su cui impegnarsi maggiormente qualora si trovassero a ricoprire il ruolo segretari di partito. Riduzione degli sprechi nella Pubblica Ammministrazione in primis, associata alla riduzione delle tasse e lotta all’evasione fiscale, superano il 30% delle risposte. Tra il 20% e il 30% vi è la richiesta di controllo dell’immigrazione e di interventi economici per la crescita; sotto questa fascia si collocano invece le riforme dell’assetto politico-istituzionale, considerate meno prioritarie.
La lotta agli sprechi della “casta” resta dunque prioritaria per gli italiani, il 13% dei quali politicamente si definisce in modo generico “anti-casta“, come notiamo nell’immagine qua sotto: