Ecco come sta Schumacher
Tutti i fan di Michael Schumacher ricercano costantemente di ottenere notizie, possibilmente buone, sulle condizioni di salute del proprio idolo. Durante questo ultimo periodo, fortunatamente, le persone più vicine al campione tedesco si sono mostrate più ottimiste.
Dopo essere stato riportato a casa, infatti, Schumacher avrebbe iniziato il lungo periodo di riabilitazione che lo dovrebbe far tornare in forma. Non è ancora chiaro esattamente quanto e come il campione della Ferrari potrà recuperare anche se sembra difficile possa tornare ad essere quello di un tempo. Il 7 ottobre, quando tutti parlavano dell’incidente di Bianchi, ancora convalescente, l’amico di sempre di Schumacher, Jean Todt ha rilasciato questa dichiarazione facendo ben sperare i tifosi di tutto il mondo: “Sono andato a trovarlo ad inizio della scorsa settimana. Si sta battendo e sta migliorando, che è poi la cosa più importante. A quanto pare presto potrà riprendere una vita leggermente più normale. Bisognerà tuttavia avere pazienza e lasciargli tutta la tranquillità necessaria. Riguardo invece alle chance di rivederlo guidare una F1 non credo sarà possibile. Michael lotta: le sue condizioni migliorano anche in relazione al fatto che adesso è a casa con la sua famiglia”
Dopo alcuni giorni è arrivata la conferma delle buone notizie: il giornalista francese Moncet avrebbe parlato con il figlio di Schumacher che conferma la lenta ripresa del campione e che ha rivelato un ulteriore dettaglio sull’incidente: il cervello dell’ex ferrarista sarebbe stato colpito dall’asticella della tele camerina che indossava in testa mentre sciava.
Ora come ora la domanda che si fanno molti tifosi è quando e come potranno rivedere Schumacher in pubblico. A questa domanda ha tentato di dare una risposta il dottor Payen, capo del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Grenoble: “Michael non è più in coma. Ora, nella sua casa, ha trovato l’ambiente ideale per svolgere la riabilitazione, ma sarà un percorso lungo e bisogna essere pazienti. Dobbiamo dargli tempo, perché dopo un infortunio alla testa, il recupero è caratterizzato da diversi step: nel suo caso, la riabilitazione dovrebbe avvenire nel giro di diversi anni, da uno a tre.”