Sondaggio Ixè per Agorà: cala la fiducia nei leader politici e nel Governo Renzi. Male il M5S
Come sono cambiate le intenzioni di voto durante questa travagliata settimana politica? Il consueto sondaggio Ixè per Agorà ci fornisce dati abbastanza interessanti.
La prima notizia è che scendono leggermente i Democratici, perdono lo 0,2% e si attestano al 39,7%. Nonostante questa piccola flessione, però, aumentano il loro vantaggio sul Movimento Cinque Stelle che fa rimarcare un significativo calo dello 0,6%. Probabilmente questo dato trova le sue ragioni nella decisione di Grillo di espellere i quattro contestatori del Circo Massimo. Al 24 ottobre, il divario tra le due forze politiche è pari al 19,4%.
Segni di ripresa per Forza Italia che fa segnare un aumento dello 0,1%, mentre si arresta l’ascesa della Lega Nord che torna al 8%, perdendo uno 0,3%. Salvini e soci, almeno per il momento, non sono riusciti a capitalizzare la manifestazione “Stop Invasione”, effettuata a Milano sabato scorso.
Salgono, anche se di poco tutti i partiti minori: Fratelli D’Italia, Sel, Nuovo Centro Destra, Udc, Rifondazione Comunista e Verdi. Fa eccezione in questo quadro solamente Scelta Civica.
Un’ ipotetica coalizione di centro-sinistra formata da Pd+Sel+Scelta Civica troverebbe il consenso del 43,2%, registrando un calo dello 0,2% rispetto alla settimana passata. La coalizione di centro-destra (Forza Italia+Lega+ NCD+ Fratelli D’Italia+ Udc+ altri) si arresterebbe al 31,8 %, ottenendo un aumento dello 0,3%.
Cresce sia il numero degli indecisi, sia il partito degli astenuti/ scheda bianca. Sommandoli raggiungono il 35,5 %, risultando praticamente la seconda “coalizione” nel panorama politico.
Il sondaggio Ixe successivamente si è soffermato sulla fiducia degli italiani nei leader Politici e verso il governo. Renzi resta indiscutibilmente primo in questa speciale classifica, nonostante il calo di due punti percentuali, avendo la fiducia di quasi la metà degli italiani. Grillo e Salvini sono appaiati al secondo posto. Come ci evidenzia la seconda diapositiva a riguardo, tutti i principali “leader”, compreso Giorgio Napolitano, hanno perso punti in fiducia.
Scende di due punti percentuali la fiducia nel Governo Renzi, sul quale sta evidentemente incidendo la legge di stabilità, che ha posto il governo nel fuoco incrociato Bruxells- sindacati.
Ricapitolando e sintetizzando lo studio, si può concludere che salgono i piccoli partiti, flette leggermente il Pd, scende in maniera più importante il movimento 5 stelle, si arresta e perde consenso la Lega. Cala la fiducia nel governo e nei leader e in correlazione aumentano indecisi, astenuti e schede bianche.