Le dimissioni di Giorgio Napolitano si allontanano. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, nonostante l’età avanzi inesorabile (nel 2015 il Presidente della Repubblica compirà 90 anni), il braccio di ferro sulla manovra di questi giorni con l’Unione europea ha spinto il “vecchio” Capo dello Stato a tenere la barra dritta.
D’altronde, solo giovedì scorso, in un discorso tenuto davanti ai Cavalieri del Lavoro, Napolitano ha fatto sapere che intende continuare a restare in campo: “Occorre varare, con passo celere e determinazione, cambiamenti essenziali. In questo senso continuerò a svolgere il mio ruolo di garante dell’unità nazionale, di tutore di regole che siano realmente tali e non paraventi tesi a difendere l’esistente. Continuerò a operare in questo senso nei limiti delle mie forze”.
La principale motivazione che lo spinge a restare al Quirinale è il grande credito di cui gode oltre confine: Usa e Ue considerano infatti Napolitano un punto di riferimento imprescindibile per la politica italiana. Ed è grazie a questa posizione di forza che il presidente della Repubblica ha sostenuto il premier Renzi nella battaglia europea contro l’austerity, alzando il telefono più di una volta per parlare con Draghi e Barroso.
Oltre alla grande affidabilità, l’inquilino del Quirinale non vuole mollare prima di aver “messo in sicurezza” le istituzioni italiane. In particolare, prima che la riforma del Senato e la nuova legge elettorale siano effettivamente andate in porto.
Certo è che la permanenza sul “trono” non è certamente fatta con il sorriso sulle labbra. Solo tre mesi fa, Napolitano, parlando ai cronisti parlamentari per la cerimonia del Ventaglio mise in risalto la fatica che richiede occupare il vertice delle istituzioni: “Noto, d’altro lato, che si tende a omettere l’altra riserva da me più volte richiamata, quella relativa alla sostenibilità , dal punto di vista delle mie forze, di un pesante carico di doveri e funzioni. E quest’ultima è una valutazione che appartiene solo a me stesso, sulla base di dati obiettivi che hanno a che vedere con la mia età, a voi suppongo ben nota”. Insomma, anche se le dimissioni non arriveranno nell’immediato, una cosa è piuttosto chiara: Napolitano non concluderà il settennato.