Comunali Reggio Calabria: tutti i numeri delle elezioni

Pubblicato il 28 Ottobre 2014 alle 13:42 Autore: Alessandro De Luca
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Reggio Calabria torna finalmente alla normalità, con tanto di sindaco e consiglio comunale direttamente eletti dai cittadini.

Con le elezioni comunali di domenica, infatti, si è messa la parola fine al commissariamento per infiltrazioni della criminalità organizzata, cominciato nell’ottobre del 2012. Un evento senza precedenti, che aveva posto fine all’esperienza amministrativa di Demetrio Arena, eletto nel 2011 con una coalizione di centrodestra.

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Esulta il centrosinistra, che mette la propria bandierina anche nel fortino dell’ex governatore Scopelliti, scardinando il “Modello Reggio” dopo tredici anni. A spuntarla, infatti, è stato il giovane Giuseppe Falcomatà, consigliere uscente del Pd e figlio di Italo, il sindaco della “Primavera di Reggio”, nonché ultimo primo cittadino appoggiato dalla sinistra.

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VOTI AL SINDACO: FALCOMATÀ AL 61% – Con un’affluenza del 65,06% (in calo di dieci punti rispetto al 2011), Falcomatà ha ottenuto 58.171 voti, pari al 60,99%.

Doppiato il candidato del centrodestra Lucio Dattola, che supera di poco l’asticella dei 26.000 voti, attestandosi al 27,34% dei consensi. Fuori dal consiglio comunale Vincenzo Giordano del Movimento Cinque Stelle, che raggiunge il 2,5%. Un quarto posto, per i grillini, finiti dietro al civico Paolo Ferrara (3,17%), supportato anche da Libertas Dc e dalla Lista del Grillo Parlante. Un risultato deludente, se si pensa che alle elezioni europee di maggio, i pentastellati erano arrivati al 21,25%.

Quinto arrivato per ordine di preferenze è Stefano Morabito di Un’altra Reggio con 1.871 voti (1,96%), seguito da Giuseppe Walter Musarella, appoggiato da Ethos e Alternativa Democratica, che raggiunge l’1,71% dei voti con poco più di 1.600 preferenze, distanziando il consigliere regionale Aurelio Chizzoniti di Reggio nel cuore (1.609 voti – 1,68%).

Sotto l’1%, fanalini di coda, Giuseppe Siclari del Partito Comunista dei Lavoratori (362 voti – 0,37%) e Francesco Anoldo Scafaria dei Reggini Indignati (238 voti – 0,24%).

PD PRIMO PARTITO – Dodici, le liste che entreranno in consiglio. Tra queste, il Pd è il primo partito col 16,42% dei voti. Nel centrosinistra, bene anche le liste civiche di Falcomatà (Reset e La Svolta), che raggiungono entrambe l’8%, seguite dal Centro Democratico di Tabacci, che tocca quota 7%. Anche il Psi entrerà in consiglio, mentre Sel, Pri e Sinistra per Reggio non andranno a Palazzo San Giorgio, essendo state precedute dalle liste civiche A testa per Reggio (7,12%), Officina Calabria (3,75%) e Oltre con Falcomatà sindaco (3,49%).

Nel centrodestra, guida la coalizione di Dattola la lista Reggio futura, legata a Giuseppe Scopelliti, che si attesta al 9%, distanziando di mille voti Forza Italia (8,41%). Dentro il consiglio anche il Nuovo Centrodestra (3,23%), mentre per Fratelli d’Italia e le altre cinque liste civiche della coalizione non scatterà alcun seggio.

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PER IL CENTROSINISTRA BOCCATA D’OSSIGENO – Una boccata d’ossigeno per il Pd, che, da tempo, in Calabria, faticava ad imporsi nei comuni col doppio turno.

I democratici, infatti, sono ormai asserragliati in pochi centri (Crotone, Lamezia Terme e Cassano all’Ionio), e perdendo, nel giro di tre anni, numerosi fortini elettorali come CosenzaSan Giovanni in Fiore, Paola, Rende e Montalto Uffugo. Un buon segnale, quello di Reggio, che fa sperare nella spallata al centrodestra in vista delle regionali del 23 novembre.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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