Lettera di Padoan all’Ue riguardo al Def: scontro tra Boldrini e Brunetta

Pubblicato il 17 Aprile 2014 alle 12:19 Autore: Alessandra Scolaro

Risolto il “mistero” riguardo la lettera inviata dal ministro Pier Carlo Padoan all’Unione Europea per chiedere il rinvio di un anno dell’obbligo di pareggio in bilancio. Risale a poco fa infatti la pubblicazione, sul sito del ministro, del documento con annessa risposta della Commissione Europea: “ne prende atto e valuterà il percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine”. Ma intorno a questa lettera, trasmessa nel pomeriggio dal Governo a Bruxelles, si sono scatenati scontri alla Camera per l’intera giornata.

E se molti esponenti del centrodestra hanno messo in dubbio l’esistenza della lettera, il vero scontro si è avuto tra la presidente della Camera, Laura Boldrini, e il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta. Tema del contrasto l’insistente richiesta da parte di Brunetta di avere una copia della lettera inviata alla Commissione Europea. “Qui non si tratta di una cosa da poco” – da sottolineato Brunetta – “non possiamo approvare il Def senza prima averla letta. E’ un problema di rilevanza del Paese conoscere le ragioni della richiesta di rinvio del pareggio di bilancio”.

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“Irriguardosi e irrispettosi verso la presidente e verso la capigruppo”. Queste le parole di Laura Boldrini in merito ai toni dell’ex ministro della Funzione Pubblica. Lo scontro infatti che, come spiegano fonti vicine alla Presidente della Camera, non è maturato “sui contenuti quanto per i toni, la forma, gli accenti” usati da Brunetta, ha portato la Boldrini ad abbandonare l’aula. I lavori della capigruppo sono comunque ripresi, nonostante la tensione resti alta. Stamattina è previsto per le 10.30 l’esame del Def, dalle 14.00 le dichiarazioni di voto in diretta televisiva.

La Boldrini, all’inizio della riunione, aveva trasmesso la richiesta di Brunetta di visionare la lettera di Padoan all’Eu al ministro Maria Elena Boschi. Ma Brunetta, spiega lo staff della Boldrini, è ritornato insistentemente sulla questione con “modi” che hanno portato la presidente della Camera a lasciare la capigruppo poiché “non c’erano le condizioni per una serena e pacifica prosecuzione della riunione”. “Ad un certo punto lei si è alzata e se ne è andata, ma io resto qui, aspetto la Presidente e la lettera”, questo il commento di Renato Brunetta sull’accaduto.

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