E’ un Angelino Alfano a tutto tondo quello che si racconta all’HuffPost. A partire dalla decisione presa l’anno scorso di sciogliere il Pdl per tornare a Forza Italia, decisione da cui nacque la “svolta” alfaniana e la nascita del Nuovo centrodestra. “La legislatura nel 2013 non è finita grazie a noi, a Ncd, che ha consentito di andare avanti e avviare le riforme. Era necessario ieri e lo è ancora di più oggi” ha detto Alfano, equiparando la scelta di tenere in piedi il governo Letta alla “salvezza della nazione”.
Quanto alle prossime mosse del Cavaliere, il ministro dell’Interno riconosce come ora come ora “il presidente Berlusconi potrà anche candidarsi alla guida dei moderati, ma la realtà è che non ha più nè bandiere da issare né qualcosa da proclamare”. E il programma del centrodestra? Il programma del Pdl del 2013, io allora ero segretario, è quello che Ncd sta realizzando oggi stando al governo con Renzi. Faccio esempi: l’articolo 18, l’abbassamento dell’Irap, il sostegno alle famiglie e alla natalità, zero tasse per chi assume. Sono i nostri punti. Erano i punti del Pdl. Non sono più quelli di Forza Italia. Basta vedere il caos programmato che c’è in quel partito, mentre Ncd può tenere ben salda la bandiera del riformismo in economia e quella della tradizione italiana dei valori”.
Anzi, rincara la dose Alfano, “a livello di programma il presidente Berlusconi rischia di diventare lo scendiletto della Lega che vuol dire essere contro l’euro, contro l’Europa, contro i trattati di libera circolazione di Schengen”.
Capitolo finale sui diritti civili, tema su cui Forza Italia ha scavalcato a sinistra il partito di Alfano: “Anche questa è l’ennesima bandiera ammainata da Forza Italia rispetto alla sua storia e al suo popolo. Gli elettori moderati di centrodestra si sentono traditi. E’ con loro che intendiamo dialogare, mentre Berlusconi sta cercando di dividerli con veti e pregiudizi. Noi, invece, issiamo una terza bandiera: siamo noi che stiamo avviando l’unificazione del fronte dei moderati. Per questo, diciamo all’elettorato di Forza Italia di guardare che cosa stiamo facendo al Governo.