26 caccia russi sono stati intercettati da aerei Nato in prossimità dello spazio aereo di diversi paesi su Mar Baltico, Mar Nero, Mare del Nord e Oceano Atlantico. È stata la stessa Nato ad annunciarlo con un comunicato in cui si sottolineava la pericolosità delle manovre russe in quanto “gli aerei non usano transponder (sistema che trasmette informazioni che permettono di identificare e localizzare il velivolo, ndr) quindi il controllo aereo civile non può vederli”.
Sempre dalla Nato hanno detto che, nella giornata di martedì e ancora nel tardo pomeriggio di mercoledì, si è verificato un “insolito livello di attività aerea russa sui cieli europei”: sono stati intercettati 4 gruppi di aerei russi.
Un non meglio specificato portavoce dell’Alleanza Atlantica, sentito dal The Guardian, ha precisato che non vi è stata violazione dello spazio aereo Nato, a differenza di una settimana fa quando un “aereo spia” russo aveva brevemente sconfinato nel territorio estone.
Nel 2014 si sono registrati più di un centinaio di episodi di questo tipo, il triplo rispetto al 2013: tuttavia non si era mai verificato un tal numero di sortite nell’arco di sole 24 ore.
L’episodio più importante si è verificato nelle prime ore di mercoledì quando 8 jet di Mosca – cui quattro Tupolev-95 Bear H e quattro aerei cisterna “II-78” – sono stati identificati e intercettati nello spazio internazionale da F-16 norvegesi mentre volavano in formazione sul Mare del Nord sulla rotta per l’Oceano Atlantico.
Successivamente 6 di loro sono rientrati in Russia mentre altri hanno proseguito la rotta in direzione Sud-Ovest verso la Gran Bretagna dove sono stati posti sotto il controllo dei Typhoon inglesi. Nei pressi dell’Oceano Atlantico si sono alzati in volo gli F-16 portoghesi.
Un portavoce militare norvegese ha dichiarato che “vediamo i caccia russi in prossimità del nostro spazio aereo con cadenza regolare ma questa volta il numero di aerei era superiore alla norma e si sono spinti più a sud del solito”.
In un altro episodio, avvenuto mercoledì pomeriggio, due Tupolev-95 accompagnati da due caccia venivano monitorati da aerei turchi sul Mar Nero. Le manovre sul Mar Baltico, avvenute sia martedì sia mercoledì, di sette aerei da guerra russi (due MiG-31, altrettanti Su-24, Su-34 e un Su-27) sono state monitorate da aerei tedeschi e danesi, oltre che da caccia svedesi e finlandesi.