La Top 11 delle rivelazioni della Serie A
Ogni anno che passa, la Serie A perde fascino e vede salutare gli italici lidi molti campioni per le grandi e ricche terre straniere. Per questo ed altri motivi le società italiane devono far fronte a queste assenze cercando di piazzare il colpo “rivelazione” dell’anno.
Dopo dieci giornate di campionato è utile cercare di fare il punto della situazione sui nomi che parecchi fantallenatori avevano scartato in estate ritenendoli indegni di far parte della propria squadra. Molti degli “scartati in partenza” si sono poi rivelati dei veri e propri fenomeni, alcuni grazie alla scommessa fatta su di loro dalle società – vedasi Sportiello – altri hanno fatto fortuna sulle spalle dei compagni infortunati – vedi Babacar -. Proviamo a creare una formazione composta dalle vere e proprie rivelazioni di questo inizio della Serie A
Portiere: c’è chi metterebbe fisso in porta Perin, ma lo si conosce già da tempo ed è ormai considerato una sicurezza fra i pali, tanto che il Liverpool ci ha già fatto un pensierino. Il numero uno che ha veramente stupito in queste dieci giornate iniziali è Marco Sportiello, portiere dell’Atalanta. Classe ’92, il portierino di Desio ha superato ogni rivale e si è assicurato il posto da titolare dopo la cessione di Consigli al Sassuolo. Gli altri degni di nota sono Karnezis dell’udinese ed il sempreverde Sorrentino.
Difesa: la miglior coppia di centrali difensivi su cui in pochi avrebbero scommesso durante l’estate è composta dai due giovani italiani Rugani, all’Empoli, e Romagnoli, in prestito alla Sampdoria. Rugani era già stato convocato da Conte in nazionale per l’impegno contro Malta e Azerbaijan, ma un infortunio, proprio di Romagnoli, lo ha costretto a rimandare l’esordio con la nazionale azzurra. In un calcio dove i terzini latitano, è da sottolineare come uno dato per bollito da tempo come Abate si stia mettendo in luce in questo avvio di stagione, sull’altra fascia si sta dando da fare Giovanni Marchese, in forza al Genoa.
Centrocampo: in mezzo al campo non si possono non citare due grifoni che hanno fatto vedere i sorci verdi alla Juventus: Sturaro e Mandragora. Candreva è al top della forma, impensabile dopo la passata stagione ed i mondiali che ha vissuto. Un altro che gode di un periodo di forma invidiabile è Crisetig, divenuto il possessore delle chiavi del centrocampo cagliaritano.
Attacco: il serbo Djorjevic non ha avuto alcuna difficoltà ad ambientarsi nel ruolo di vice Klose nell’attacco laziale – forse è Klose ad avere dubbi sull’essere titolare – ma si sapeva che l’ex Nantes non avrebbe risparmiato i gol. Sicuramente nessuno avrebbe più scommesso nulla su Babacar che, oggi, non sta facendo rimpiangere Rossi e Gomez ai viola; si può dire lo stesso di Thereau o del nuovo idolo empolese: Manuel Pucciarelli.