Eutanasia: Brittany Maynard si è spenta sabato scorso
Brittany Maynard, la ragazza americana di 29 anni malata di cancro, si è suicidata. Aveva annunciato le sue intenzioni qualche settimana fa in un video dove aveva spiegato di voler porre fine alla sua vita sollevando un acceso dibattito sull’eutanasia negli Stati Uniti e nel resto del mondo. “Non c’è una sola cellula del mio corpo che vuole morire” aveva spiegato: “Voglio vivere. Proprio per questo però, dovendo morire, ho scelto di farlo alle mie condizioni”.
Secondo Sean Crowley, portavoce dell’associazione Compassion & Choices che lotta per il diritto all’eutanasia, Brittany è morta sabato a casa sua. Accanto a lei aveva sua madre, il suo padrino, il marino Dan. “Ho deciso subito che morire con dignità era l’opzione migliore per me e per la mia famiglia” aveva spiegato Brittany Maynard con un’intervento sulla CNN.
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“Addio a tutti i miei cari amici e alla mia famiglia, che amo” ha scritto su Facebook. “Oggi è il giorno che ho scelto per morire con dignità, davanti alla mia malattia terminale, questo terribile cancro che ha portato via così tanto da me, ma che avrebbe preso ancora di più. Il mondo è un bel posto, il viaggio è stato il mio maestro più grande, i miei amici più stretti e miei parenti sono le persone più generose e altruiste. Ho anche un cerchio di supporto intorno al mio letto, mentre scrivo… Addio mondo. Spargete buona energia. Siate generosi, pagate in anticipo per restituire ad altri il bene che ricevete”.
Brittany aveva scoperto di essere malata a gennaio. Ad aprile i medici le avevano dato sei mesi di vita. Anziché curarsi senza alcuna speranza di sconfiggere il tumore, Brittany ha preferito trasferirsi in Oregon dove dal 1997 esiste una legge (il Death With Dignity Act) che permette il suicidio assistito: come scritto dal New York Times, sono 750 da allora le persone che hanno posto fine alla loro vita.
Negli ultimi tempi Brittany Maynard “soffriva di convulsioni sempre più lunghe e frequenti, di forti dolori alla testa e al collo e di sintomi simili a quelli dell’ictus” ha spiegato Sean Crowley.
Brittany Maynard ha trascorso gli ultimi mesi viaggiando, trascorrendo il tempo con i suoi affetti e sostenendo il diritto all’eutanasia che negli Stati Uniti è legale solo in cinque stati. “Non ho lanciato questa campagna perché volevo attenzione” aveva spiegato il mese scorso, “ma perché voglio vedere un mondo dove ognuno abbia la possibilità di avere una morte dignitosa, così come è stato per me. Il mio viaggio è più semplice grazie a questa scelta”.