Scadenze fisco, è record: 400 entro fine 2014
Per i contribuenti italiani di ogni ordine e grado, i prossimi due mesi si prospettano piuttosto intensi. Come rivela un’inchiesta del Corriere della Sera, infatti, il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate comunica che solo entro novembre scadranno ben 221 adempimenti fiscali. Entro la fine dell’anno, poi, bisognerà far fronte alla restanti scadenze, per un totale di circa quattrocento, da saldare prima della fine dell’anno.
E se questo intreccio di versamenti, tasse e dichiarazioni porterà più di qualche grattacapo al contribuente ordinario, è già caos per quel che riguarda partite Iva e imprese. Neanche a farlo apposta, proprio lo scorso 31 ottobre il governo, su proposta di Renzi e Padoan, e con l’approvazione delle Commissioni parlamentari competenti, ha approvato un Decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali e teso – come si legge nel comunicato stampa – a snellire “adempimenti relativi alle persone fisiche, alle società e ai rimborsi fiscali, oltre alla eliminazione di adempimenti superflui”.
SCADENZE FISCO, ECCO LE PRINCIPALI
In attesa che il decreto sortisca i suoi effetti, vediamo quali saranno – in ordine temporale – le principali scadenze a cui dovremo far fronte da qui alla fine dell’anno. Entro il 17 novembre, sarà necessario ottemperare al versamento di ritenute fiscali, rate di Unico e Iva periodica. È fissata invece per il primo dicembre la scadenza per gli anticipi delle imposte in acconto per il 2014, mentre non oltre il 16 dicembre sarà possibile pagare il saldo dell’Imu e della Tasi. Due giorni dopo, il 18 dicembre, scadrà il termine ultimo per presentare il modello 770, mentre chi non avrà ancora presentato il modello Unico potrà apprestarsi a farlo entro il 29 dello stesso mese. Il 27 dicembre, poi, sarà l’ultimo giorno utile per versare l’acconto Iva, mentre coloro che hanno l’obbligo di tenuta delle scritture contabili ai fini fiscali avranno la possibilità di stampare i registri riguardanti il periodo di imposta 2013 fino all’ultimo giorno dell’anno.
Anche dal punto di vista tributario, la burocrazia italiana si conferma come estremamente pesante e sconnessa. Basti pensare al fatto che, sempre secondo il quotidiano di via Solferino, imprenditori artigiani e commercianti dovranno far fronte, nel complesso, a 119 scadenze: un numero intollerabilmente elevato.
Stando alle stime dell’Agenzia delle Entrate, sulla base di quanto percepito nello scorso anno, nel mese di dicembre dovrebbero entrare nelle casse dello Stato ben 89 miliardi di euro di tributi, e 19 di contributi. Prendendo invece in esame il periodo gennaio-agosto 2014, notiamo che lo Stato ha riscosso 139 miliardi di imposte dirette e 117 di imposte indirette. Il maggior numero di incassi si conferma quello proveniente dall’Irpef, l’imposta sui redditi, che da sola rappresenta quasi il 40% delle entrate totali (oltre 104 miliardi), seguita dall’Iva, che con 69 miliardi ne costituisce il 28,5% .