Legge Severino, Berlusconi all’attacco

Pubblicato il 3 Novembre 2014 alle 15:31 Autore: Francesco Di Matteo
silvio berlusconi forza italia

Dopo la vicenda legata a Luigi De Magistris, sindaco sospeso per effetto della legge Severino e poi reintegrato dopo il ricorso al TAR della Campania, si animano gli animi all’interno di Forza Italia, con Silvio Berlusconi, escluso dal Senato per lo stesso motivo, capo della movimentazione del partito. Berlusconi, infatti, chiede giustizia dopo la reintegra di Berlusconi, riportando avanti, con ancora più forza, la sua tesi sulla legge Severino, più volte definita illegittima dall’ex premier.

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“L’assoluzione a Milano nel processo Ruby e la decisione del Tar di Napoli di rinviare alla Corte Costituzionale la legge Severino, che ha causato la mia ingiusta espulsione dal Senato, fanno sperare che dopo tanti mesi oscuri la giustizia possa prevalere sulla convenienza politica” spiega Berlusconi durante un’intervista a Canale 5. Nel corso della stessa intervista l’ex cavaliere spiega che sta lavorando per rilanciare l’azione politica di Forza Italia, basando la propria lotta soprattutto sulla classica battaglia sulla casa. “Durante il nostro ultimo governo – spiega Berlusconi – le avevamo ridotto molto, le famiglie nel complesso pagavano 11 miliardi di euro, oggi si sono triplicate e le famiglie pagano più di trenta miliardi”.

Sulla legge Severino Berlusconi sembra aver incassato il sostegno di Tesauro, noto giurista e Presidente della Corte Costituzionale. “Tra il parlamento e il giudice io preferisco sempre il parlamento. Quindi, se il parlamento volesse intervenire, non so in che termini, certo sarebbe meglio, più sano”. Il giurista, infatti, invoca l’intervento delle Camere visto che, prevede, l’intervento del CSM, a cui sarà inviato il verdetto che ha scagionato il sindaco di Napoli, arriverà solo dopo almeno 6-7 mesi, tempi che potrebbero essere nettamente tagliati dal parlamento. “Non so se sono questioni diverse – spiega il giurista a chi gli chiede se il caso Berlusconi e quello De Magistris sono diversi -, bisognerebbe aprire il fascicolo e non lo aprirò io. E chi dice qualcosa è un presuntuoso”.

Ma non solo tasse sulla casa e legge Severino. Come Renzi, l’ex cavaliere è stato intervistato nel nuovo libro di Bruno Vespa in uscita il prossimo 6 novembre. Nel libro Berlusconi nega che nel patto del Nazareno ci sia un accordo sull’elezione del prossimo Capo dello Stato: “Sarebbe un patto superfluo: i voti di Forza Italia saranno comunque necessari per eleggere il prossimo presidente“. Su Renzi, invece, il giudizio di Berlusconi è positivo (“Matteo è un eccezionale comunicatore e un grande lavoratore. È molto coraggioso. E ha altre due doti che io non ho mai avuto: la fortuna e la temerarietà. In politica sono molto importanti”), e lo perdona per essere stato il principale promotore della sua esclusione dal Senato: “Nella vita ho imparato a comprendere e a perdonare l’impulsività dei giovani”.

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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