“Qui nessuno vuole arrivare alla scissione, ma se Renzi gioca ad alzare i toni e a mettere etichette, allora lo farò anche io. E gli dico: Matteo non stare sereno“. Pippo Civati, dissidente del Pd, si rivolge così al premier Renzi, in un’intervista al Messaggero. “Renzi – aggiunge – cerca l’ incidente che gli permetta di andare alle elezioni. E gioca sulle rispettive responsabilità. Per quanto mi riguarda, non voglio una scissione, ma un partito maggioritario deve considerare che ha un’articolazione interna. Non c’è solamente la vecchia guardia. Io non ne faccio parte, e come Renzi voglio fare le riforme. Soltanto che voglio farle per bene. Non intendo continuare a essere tacciato di conservatorismo. E se Renzi continua in questa direzione, allora anche noi dimostreremo di saper prendere le decisioni”.
Secondo l’esponente della minoranza, in caso di scissione si aprirebbe a sinistra un spazio molto grande: “Se c’è una lacerazione è perchè un pezzo della sinistra di governo non si riconosce in Renzi e noi valiamo parecchi punti percentuali, proprio perchè non rappresentiamo la sinistra radicale, come invece banalizza Renzi per continuare ad affermare che dopo di lui non c’è nessuno. Non stiamo chiedendo la patrimoniale, ma solamente aliquote più progressive. E le norme su conflitto d’interessi, falso in bilancio, diritti civili. Che fine hanno fatto?”.