Prove di inciucio? Forse. I diretti interessati negano, fino allo sfinimento. Ma è sulla bocca di tutti la possibilità di una riabilitazione giudiziaria di Berlusconi, interdetto da pubblici uffici per i prossimi 6 lunghi anni. E chi potrà dargli un aiuto sono gli amici/nemici del Partito Democratico. Sono teorie, si intenda. Tuttavia, sembra che il patto del Nazareno possa nascondere una latente area che aiuterebbe l’ex Cavaliere a non essere più un uomo ‘dimezzato’ politicamente.
Tutto parte dal caso De Magistris. Condannato in primo grado avrebbe dovuto lasciare il titolo di primo cittadino di Napoli. Il Tar campano, tuttavia, ha ricorso alla Consulta e, contestualmente, ha sospeso l’applicazione della Legge Severino nei confronti dell’esponente dell’Italia dei Valori. Questo, nondimeno, mostra i due pesi e le due misure tra parlamentari di Roma o di Bruxelles e gli amministratori locali: i primi, come Berlusconi, vengono posti fuori dagli organi elettivi dopo la condanna in via definitiva, mentre i secondi sono sospesi anche solamente per una ‘semplice’ condanna in primo grado, la quale potrebbe essere ribaltata in appello.
Daniela Santanchè cinguetta su Twitter: “Cosa facciamo con la Legge Serverino?” Si pensa che Forza Italia voglia attaccare frontalmente la legge che impedisce a Berlusconi di sedere in Parlamento, anche per l’ingiustizia – secondo gli azzurri – della retroattività della norma. Ma una sponda possibile per modificare i termini può arrivare – per consistenza di numeri – solamente dal Pd, lo stesso partito che ha votato la decadenza di Berlusconi e non gli ha permesso di portare alla Corte Costituzionale la sua posizione, per mezzo del voto contrario nella ‘Giunta per le autorizzazioni’.
Dal Nazareno fanno sapere che la modifica della Legge, che ormai è in cantiere da tempo, non sarà un regalo a Berlusconi: le regole sull’ineleggibilità dei candidati e gli eletti fra Palazzo Madama e Montecitorio non saranno modificate. Dagli ambienti dem arrivano rassicurazioni: “Non cominciamo a fare fantasie sul patto del Nazareno e su un intervento che avvantaggia Berlusconi, per lui tutto resta uguale”. Ma per i maligni, dopo il Patto del Nazareno, tutto è possibile.