Un Matteo Salvini sempre più scatenato nelle ultime settimane. Dopo essersi autoproclamato “il nuovo Berlusconi”, il segretario della Lega Nord – in un’intervista esclusiva rilasciata oggi a Libero – annuncia una possibile novità clamorosa: la nascita di un nuovo soggetto politico, che vada oltre la Lega e che cavalchi l’onda del crescente consenso personale che egli continua a riscuotere nelle ultime settimane, testimoniato anche dagli indici di gradimento, l’ultimo dei quali lo attesta al 28% di popolarità tra gli italiani, secondo solo a Matteo Renzi, recentemente in calo.
SALVINI “VOGLIAMO AVERE MAGGIORANZA”
Gli ambiziosi progetti di Salvini, dunque, tenderebbero ad una logica inclusiva, approfittando anche del vuoto venutosi a creare all’interno di un centrodestra sempre più in conflitto. E lo testimoniano le sue stesse parole: “Vogliamo avere la maggioranza in Italia. Non mi interessa crescere di due punti percentuali. Dopo Renzi non ci sarà il diluvio, ma la ricostruzione. Per questo stiamo ripensando tutto”. Il segretario, comunque, tiene a precisare che il Carroccio non si tocca. “La Lega Nord rimane la Lega Nord, sta qui e continua a crescere. Da Roma in giù lanceremo un nuovo punto di riferimento per tutto il centrodestra, che non è necessariamente la Lega dei popoli”,
IL PROGETTO DI SALVINI PER L’ITALIA
Salvini ha in mente un soggetto politico più “leggero” possibile, antitetico rispetto alla forma-partito articolata e verticistica, ma basato su alcuni punti fondamentali: no all’immigrazione, no alle moschee, taglio delle tasse per le imprese, sovranità nazionale e monetaria, famiglia, cittadinanza, Stato sociale.
Dunque, un’aggregazione trasversale che non rappresenti soltanto “una sommatoria di Lega, Forza Italia, Ncd”. Ma non solo. Porte aperte anche a Fratelli d’Italia (“ma non si deve scadere nella nostalgia”) e a chiunque altro si dimostri favorevole ai suddetti punti programmatici, da Casapound (che ha preso parte alla manifestazione anti-immigrazione della Lega a Milano lo scorso 18 ottobre) ai consueti elettori delusi dello schieramento avverso.
Tale soggetto politico, ricorda Salvini, “non è un cartello politico ma un progetto culturale. Al centrodestra manca una prospettiva. Eppure ci sono tanti intellettuali che possono contribuire, e più sono politicamente scorretti più ci piacciono. Il nostro obiettivo è sfidare Renzi, siamo un’alternativa moderna a questo centrosinistra”. Per portare avanti questa proposta, Salvini si dichiara disposto anche a rinunciare alla candidatura a sindaco di Milano per il 2016, una città che il segretario leghista ha “nel cuore”, ma che può aspettare, perché dal governo dell’Italia dipendono anche i destini della città. Non è detto, però, che Salvini non ci ripensi.
SALVINI A BERLUSCONI: “IL MONDO È CAMBIATO”
Quanto a Berlusconi, il problema è sempre lo stesso: troppo ancorato al passato. “Lui pensa ad una nuova edizione di Forza Italia, però il mondo è cambiato. Credo che nel mio progetto ci stiano gli uomini e le donne di Forza Italia. Penso che il nostro progetto politico piaccia anche a loro. Per quanto riguarda Berlusconi, glielo chiederemo…Ma il soggetto che lanciamo va al di là delle forze politiche esistenti. Ecco, quello che mi rifiuto di fare è di mettermi seduto a un tavolo con i vari Cicchitto, Casini, Alfano…Io non patteggio niente”. E se la vecchia Casa delle Libertà non era riuscita a concretizzare i propri obiettivi, oggi le cose appaiono diverse. Per Salvini anche il Sud è pronto ad affrontare seriamente temi come l’autonomia e il federalismo. Lo dimostrano le tante richieste cha arrivano da vari amministratori locali meridionali, che il segretario del Carroccio è ben felice di accettare, a patto però che non siano finalizzate ad “avere un posticino o una poltrona”.
LEGA IN FASE DI TRANSIZIONE
Le parole di Salvini, dunque, ci confermano che nella Lega è in atto una transizione. L’interesse verso prospettive internazionali eurasiatiche è costante, la dicotomica conflittualità geografica è ormai tramontata (emblematico è il caso del consigliere comunale di Roma Marco Pomarici, che dall’Ncd ha aderito alla Lega portandosi dietro altri sei consiglieri municipali), l’elemento ideologico fa spazio sempre più all’attenzione per le problematiche concrete. La presentazione di questa nuova e ibrida realtà politica – fissata per il 24 novembre – potrebbe scompaginare nuovamente le carte del centrodestra. E non solo.
BOSSI: BERLUSCONI RESTERA’ LEADER
“Berlusconi è e sarà il leader del centrodestra che verrà, mentre Salvini può fare il leader della Lega dei popoli”. Umberto Bossi è a Montecitorio e commenta con l’Adnkronos la proposta lanciata da Matteo Salvini di creare un nuovo soggetto politico, specialmente al Sud, alternativo alla sinistra renziana. Il fondatore del Carroccio consiglia a Salvini di rispolverare il suo vecchio progetto politico della Lega dei popoli, che non non va confuso con la futura coalizione di centrodestra, cui sta lavorando Silvio Berlusconi. Il centrodestra, precisa Bossi, non va confuso con la Lega dei popoli al Sud, si tratta di “due cose diverse” con leadership diverse. Il progetto immaginato da Salvini, che qualcuno ha ribattezzato la cosa nero-verde, coinvolgerà anche Fratelli d’Italia e Casa Pound? “Più che i partiti, questa cosa deve essere formata dai popoli”, avverte il Senatur.