La prima missione di Federica Mogherini da Alto rappresentante per la politica estera Ue sarà venerdì a Gaza e Tel Aviv: “La nostra responsabilità è di andare a vedere se, come sembra, ci sono margini perchè l’Europa eserciti un ruolo. Ce lo chiedono i cittadini europei, un’intera generazione cresciuta mentre la questione israelo-palestinese restava irrisolta”. Lo dice l’ex ministro degli Esteri – in un’intervista a La Stampa – appena insediata a Bruxelles nel suo nuovo ruolo di Lady Pesc.
Ci sarà un riconoscimento nel corso del suo mandato? “Mettiamola così – risponde – bisogna guardare alla luna, non al dito. Il riconoscimento è il dito. La luna è lo Stato palestinese, l’elemento più importante. Trovo che il nodo più interessante è se riusciremo ad avere uno Stato palestinese nei miei cinque anni di mandato”. Altro punto è lo scontro tra Russia e Ucraina, dopo il voto: “Ora – dice – vorrei verificare se questa linea di dialogo è ancora aperta. Le parole di Mosca sono molto diverse dalle nostre. Per noi il voto è illegittimo e illegale. D’altro canto – osserva – la Russia ha parlato di rispetto e non di riconoscimento, il che potrebbe far supporre margini di manovra”. Sulle sanzioni alla Russia Mogherini osserva “la questione è sempre sul tavolo dei ministri degli Esteri Ue e il punto è sino a dove hanno impatto sul sistema politico russo e sulla sua attitudine verso la crisi”.