La Legge di Stabilità approda alla Camera dei Deputati, dove, in mattinata, si sono tenute le Audizioni sui Documenti di bilancio 2015-2017 di alcune associazioni di categoria.
CRESCITA CONSUMI IN “DISCONTINUITÀ COL PASSATO” – La Legge di Stabilità comporterà una crescita dei consumi. A dirlo è Giuseppe Pisauro, presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, che guarda soprattutto alle potenzialità del Tfr in busta paga e del Bonus Irpef di 80 euro.
Il primo, per l’Upb comporterà una crescita di spesa per consumi di 2,7 miliardi con un aumento di 0,1 punti del Pil. Il secondo, invece, avrà portata più ampia, perché accrescerà i consumi di 4,5 miliardi, facendo registrare un +0,2% sul Prodotto Interno Lordo. Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, il quale parla di misure “importanti e innovative” e in “discontinuità col passato”.
IL TFR IN BUSTA PAGA E PROBLEMI DI LIQUIDITÀ – Sabatini ha, poi, insistito sul “valore sociale” dei bonus Irpef degli 80 euro e quello per i bebé, destando perplessità per quel che concerne il Tfr in busta paga. In questo caso, infatti, per il direttore generale dell’Abi, i rischi riguardano gli effetti della manovra sulla previdenza.
Contrario all’introduzione in busta paga del Trattamento di Fine Rapporto, invece, è Cesare Fumagalli. “Facciamo il tifo perché il Tfr non funzioni” ha affermato il presidente di Rete Imprese, le cui preoccupazioni sono legate all’impoverimento delle Pmi e ad una eventuale mancanza di liquidità. Un problema, quest’ultimo, messo in evidenza anche da Paolo Buzzetti dell’Ance, il quale ha parlato di una manovra che “premia le casse dello Stato, che andrebbe a introitare di più rispetto alla naturale scadenza del fine rapporto di lavoro”.
SCARSA ATTENZIONE VERSO IL MERCATO IMMOBILIARE – Buzzetti, poi, lamenta anche la scarsa attenzione del disegno di legge nei confronti del mercato immobiliare. A detta del numero uno dell’Ance, oltre alla mancanza di investimenti nel settore delle infrastrutture, l’introduzione degli Ecobonus non avrà i risultati sperati: benché positiva, infatti, essa andrà ad incidere sulle piccole ristrutturazioni, che “non hanno la forza di far ripartire l’edilizia”.
Anche per Giorgio Spaziani Testa di Confedilizia, il mercato immobiliare è un settore eccessivamente trascurato. Anzi, è vittima di “un’offensiva fiscale senza precedenti”.
SINDACATI: “RISCHIO DI UN DISASTRO SOCIALE” – Totalmente insoddisfatti dal ddl, i sindacati, che hanno parlato del rischio di un “disastro sociale”. A lanciare quest’allarme, in particolar modo, è stata la Cgil, che chiede una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Oltre alla mancanza di un “Piano del Lavoro”, Uil e Ugl si scagliano contro i tagli ai patronati, che alimenteranno la disoccupazione.
ENTI LOCALI, FASSINO DENUNCIA IL RISCHIO DISSESTO – Preoccupati per i tagli, poi, anche i rappresentanti degli enti locali. Il presidente della Conferenza delle regioni Chiamparino propone un Patto della Salute più stringente per recuperare risorse e “costi standard per tutti”, mentre Piero Fassino di Anci denuncia l’insostenibilità della manovra, ribadendo il rischio default per alcuni comuni.Un problema che, come ricorda Daniele Bosone di Anpi, riguarda anche le province, che dovranno tagliare su turismo, scuola e infrastrutture per far quadrare i bilanci.