“L’immobilismo europeo rischia di dar ragione alla signora Le Pen” sul ripristino dei confini nazionali, visto che “l’Europa non sceglie né di proteggere le frontiere esterne né di imporre vincoli”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervistato dalla Stampa. Alfano sottolinea poi come “la questione dei confini dei paesi rivieraschi deve diventare una priorità politica nell’agenda europea”.
“Sono convintissimo che un paese civile come il nostro non possa permettere che migliaia di profughi anneghino a poche miglia da noi. E rivendico dunque il lavoro straordinario della Marina militare. Ma dobbiamo fare presto, il tempo sta per scadere”, dice Alfano che aggiunge: “‘Mare Nostrum’ non può diventare una flotta di traghetti con l’aggiunta che il biglietto ai passeggeri lo paghiamo noi”.
“Il rischio che la criminalità che gestisce i traffici di merce umana possa approfittare di ‘Mare Nostrum’ – prosegue il leader di Ncd – è reale, ed è per questo che il dispositivo della nostra Marina militare è a tempo. L’Europa deve rendersene conto, intervenendo in tempi brevi”. In conclusione, il ministro degli Interni attira l’attenzione su come, negli ultimi anni, sia cambiata la natura stessa degli sbarchi: “Il fenomeno degli sbarchi di irregolari è mutato nella sua qualità.
Fino a ieri arrivavano in cerca di lavoro, oggi di libertà” ed è per questo che si deve “rivedere il regolamento del Trattato di Dublino: a chiunque venga riconosciuto lo status di rifugiato dobbiamo garantire che può liberamente circolare in Europa, e se vuole ricongiungersi ai familiari o agli amici che vivono in altri Paesi Ue può farlo”.