“Non è difficile vedere come l’obiettivo di riportare il paese su un sentiero di crescita sia oggi di complessa realizzazione: come esso richieda coraggio, prudenza, realismo. La legge di stabilità è una combinazione di questi tre ingredienti”. Lo scrive il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in un intervento sul Foglio, nel quale sottolinea che “i tre ingredienti – coraggio, prudenza e realismo – si possono mescolare anche diversamente e in dosi variabili ma la loro presenza contestuale si rende necessaria per evitare salti nel buio. Il coraggio è ben evidente nella scelta di ridurre in modo significativo le tasse e di finanziare le riforme strutturali, a cominciare dagli ammortizzatori sociali”.
E la prudenza, aggiunge, è “data dalla nostra capacità di tenere i conti sotto controllo e per questa via rassicurare i mercati”, sulla volontà di riparare “ai danni del passato”. Infine, “il realismo si riflette nel perseguimento contestuale di più obiettivi ossia il consolidamento fiscale favorevole alla crescita, la ripresa degli investimenti attraverso la semplificazione amministrativa, gli incentivi fiscali e il rafforzamento delle fonti di finanziamento e riforme strutturali. Nel corso del 2015 metteremo in campo altri provvedimenti mentre la progressiva attuazione delle riforme strutturali migliorerà il business environment”.
BOCCIA: “TFR IN BUSTA PAGA UN ERRORE” – Con la legge di Stabilità il taglio delle tasse è di 13,7 miliardi e non di 18, perchè ci sono 4,6 miliardi di nuove tasse che provengono dalle rendite finanziarie e dalle slot machines, inoltre ci sono “le clausole di salvaguardia, che spero non scattino e che riguardano l’aumento potenziale dell’Iva se il taglio della spesa prevista non sarà fatto”. Lo spiega Francesco Boccia del Pd, presidente della Commissione Bilancio della Camera, parlando di manovra finanziaria in un’intervista al Sole 24Ore.
Boccia critica alcune misure, tra le quali l’imposta di bollo che, con un prelievo dello 0,2% del valore di tutte le attività finanziarie di ogni singolo contribuente, “è un’imposta insopportabile, perchè tratta tutti i risparmiatori allo stesso modo, e i risparmiatori non sono tutti uguali. È una patrimonialina. Preferirei che fossero tassate le transazioni finanziarie, soprattutto quelle del trading online, che in Italia sono gratis, e mi farebbe piacere la tassazione sulle multinazionali del web, ma si preferisce tassare il risparmio“. Boccia cosidera il Tfr in busta paga, tassato più che a fine carriera un errore, che dovrebbe essere corretto in Parlamento. Alla domanda se pensa che si voti in primavera, risponde secco: “Io penso di sì. Non sono ipocrita”.
L.STABILITÀ: SACCONI, RIFORME SEMPLICI STRADA PER SVILUPPO – Le riforme “non possono essere il frutto di defatiganti compromessi ma devono dare luogo a soluzioni chiarissime». Lo dice il capogruppo Ncd in Senato, Maurizio Sacconi, in un intervento sul Corriere della Sera. «L’Italia ha conosciuto anni di sviluppo tumultuoso quando era un Paese flessibile anche se spesso quel dinamismo era incoraggiato da diffuse e accettate pratiche evasive o elusive rispetto alle norme di legge». Successivamente, aggiunge Sacconi, «il pendolo si è spostato all’estremo opposto. Le regole hanno subito un incremento geometrico, si sono fatte sempre più complesse e la giurisprudenza ha fatto il resto con la sua schizofrenia e imprevedibilità». Ora, «le tanto invocate (dalla Commissione) riforme strutturali dovrebbero servire proprio a produrre regole semplici e certamente applicate», con i provvedimenti «relativi al mercato del lavoro, all’ordinamento tributario, alle pubbliche amministrazioni, alla giustizia».