Renzi, Salvini, Alfano, Berlusconi, Grillo: tutti contro tutti. In campagna elettorale i toni sono caratterizzati dal muro contro muro. E se c’è un motivo di credere all’ipotesi di voto anticipato è proprio lo scontro dialettico che nelle ultime settimane sembra aumentare tra i protagonisti della vita politica.
L’ultima sortita in tal senso è quella di Alfano che ha deciso di rispondere con una stoccata agli attacchi che gli arrivano dal segretario della Lega Matteo Salvini. Ecco le parole di Alfano: “Con Landini ho avuto una discussione schietta” ma “la Fiom e gli altri sindacati hanno deciso di guardare al futuro assieme a noi e abbiamo lanciato l’idea di una governance preventiva dei cortei”.
Piuttosto, “a incendiare il clima” dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervistato da Quotidiano Nazionale “hanno pensato alcune forze politiche che, invece di guardare al futuro come fanno i sindacati, hanno presentato una mozione di sfiducia che, in sostanza, era contro le Forze dell’Ordine più che contro di me e sono state seppellite da 367 voti“.
“Noi – prosegue, commentando l’annunciata visita del segretario della Lega ad un campo rom di Bologna – garantiremo a tutti, a Salvini e a chi non la pensa come lui, il diritto di esprimersi e saremo inflessibili con chi minaccia la libertà e la sicurezza dei cittadini”.
“Noi vogliano un centrodestra rinnovato e vedere Forza Italia inseguire la Lega ci preoccupa”, quindi aggiunge in riferimento a Ncd “di certo resteremo lontani da questa brutta destra estrema incarnata ormai da Salvini”.