Il ministro della Giustizia, Orlando: “Sciopero toghe è un errore”
Lo sciopero delle toghe “sarebbe un errore: Non sprechiamo un’occasione storica. La riforma chiede a tutti di cambiare, ma questo è il primo intervento che ha due requisiti, un’organicità e un supporto in termini finanziari e organizzativi”. Lo dice il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in un’intervista a Repubblica, nel giorno in cui l’ assemblea generale dell’Anm deciderà con quali eventuali iniziative replicare ai provvedimenti del governo.
“I giudici italiani sono tra i più produttivi d’Europa – aggiunge – ma uno sforzo è stato chiesto a tutte le categorie, anche a quelle più produttive. Faccio notare che lo sciopero è stato utilizzato quand’erano in pericolo l’autonomia e l’indipendenza, elemento che non mi pare affatto in discussione adesso, anzi per la prima volta dopo anni”, afferma il Guardasigilli, si “vedono il ritorno a investimenti sulla giustizia: tra mobilità e concorsi saranno 2mila le persone che entreranno a far parte del comparto giustizia dopo 25 anni del blocco del turn over. Sulla responsabilità civile e della previsione di ricorsi in caso di misure cautelari senza adeguata motivazione, aggiunta in Commissione al Senato, il ministro precisa che difenderemo la stesura del nostro ddl, in cui quella norma non c’è”.
Su falso in bilancio, autoriciclaggio, prescrizione lunga, ancora al palo, Orlando risponde: “Ci si accorge che legiferare per via ordinaria è complesso, tuttavia confermo che i testi approvati ad agosto saranno legge al più presto”.
Sabelli risponde ad Orlando: “Non chiediamo privilegi ma riforme vere”
“Non chiediamo privilegi, ma strutture adeguate, condizioni di lavoro dignitose, personale preparato, norme chiare ed efficaci,funzionali a una giustizia moderna”. Così il presidente dell’ANM, Rodolfo Sabelli,ha aperto l’assemblea degli iscritti al sindacato delle toghe. Un intervento che è stato salutato da un lungo applauso.