L’Italia del pallone riabbraccia, seppur timidamente, un suo figliolo accusato troppo frettolosamente di essere il responsabile della disfatta mondiale in Brasile. Mario Balotelli a distanza di quasi cinque mesi, torna in Nazionale per convincere il nuovo cittì Antonio Conte che potrebbe essere (finalmente) cambiato.
DOVE SEI MARIO? – E’ un periodo difficile per il ‘bad boy’ italiano tornato quest’estate da Sua Maestà, dopo la breve e tormentata esperienza con il Milan: pochi goal (finora se ne contano soltanto due, ndr) e qualche prima pagina dei tabloid inglesi per il suo inconfondibile stile di vita spesso sopra le righe. Con questi numeri si era addirittura parlato qualche settimana fa, di un suo possibile addio nella finestra di mercato invernale, ma in pochi sarebbero disposti a permettersi l’ingaggio di Super Mario.
“VOGLIO CONOSCERE BALOTELLI” – La convocazione dell’attaccante del Liverpool ha sorpreso un po’ tutti, visto che Conte ha sempre mal digerito i calciatori dall’ego smisurato. Davanti ai microfoni però, l’ex tecnico della Juventus difende la sua scelta, elencando tutta una serie di buoni motivi che l’hanno spinto a chiamare Balotelli a Coverciano.
“Le cose per sentito dire non mi sono mai piaciute” confessa il Commissario Tecnico, “i giocatori li voglio testare, capire se possono o no servire, se sono compatibili dal punto di vista caratteriale e, soprattutto, se possono far parte del mio progetto”. Secondo Conte, “Balotelli non è qui per ‘sponsor’, anzi è un patrimonio del calcio così come Cerci (anche lui convocato, ndr) e lo valuterò per quello che farà anche perché non ci sono gerarchie in questa Nazionale”.