Sono diverse le notizie con cui aprono i giornali oggi. Il Fatto Quotidiano e Il Manifesto si occupano dell’assoluzione di sei dei sette scienziati della commissione Grandi Rischi condannati in primo grado per le rassicurazioni che spinsero molti aquilani a rimanere in casa la notte del terremoto: “L’Aquila, tutti assolti. Le vittime hanno sempre torto” e “Senza Protezione”. La Repubblica, Il Messaggero e Corriere della Sera aprono con le modifiche apportare alla legge elettorale dopo il vertice di maggioranza tra Pd e Ncd svoltosi ieri sera: “Renzi stringe con Alfano su soglie, preferenze, voto nel 2018. Domani vede Berlusconi”, “La riforma entro Natale”. Libero spiega invece perché “Napolitano scappi. Nessuna delle riforme a cui aveva legato il secondo mandato è compiuta, ma Re Giorgio sa che la situazione economica è peggiore di quanto si sappia. E non vuol restare incastrato quando la bolla esploderà. Ma le sue responsabilità sono chiare”. La Stampa dà spazio all’allarme lanciato dall’Ue sulla manovra finanziaria italiana: “Potrebbe servire una correzione da 14 miliardi”. Il Giornale attacca la procura di Roma che accolto la richiesta dei 5 Stelle di aprire un fascicolo sul patto del Nazareno.