Kramer, il prossimo personaggio destinato al Real Madrid

Pubblicato il 11 Novembre 2014 alle 17:51 Autore: Lorenzo Stella

Come è possibile scordarsi di un campione del mondo come Christoph Kramer? Tedesco, classe 1991 in prestito dal Bayer Leverkusen al Borussia Moenchengladbach, è l’unico campione del mondo che non può scientificamente ricordarsi di aver giocato la finale di Rio il 13 luglio 2014.

Vi ricorderete probabilmente di lui come del centrocampista che, all’ultimo, è stato chiamato a sostituire Khedira nel centrocampo teutonico; partito titolare è stato sostituito dopo non appena mezz’ora di gioco a causa di una forte colpo alla tempia infertogli involontariamente dal difensore argentino Garay. “I medici – ha spiegato lo stesso Kramer – sono sicuri che la parte della mia memoria legata a quel momento della finale della Coppa del Mondo non tornerà”. La botta era stata talmente forte che il centrocampista tedesco si sarebbe poi rivolto a Muller e a Rizzoli per chieder loro che partita stessero disputando.

kramer real madrid

lo scontro fra Kramer e Garay durante la finale dei mondiali

Kramer, tornato tristemente alla ribalta della cronaca per un auto eurogol da quaranta metri, ha dichiarato che, terminato il prestito al Borussia, non ha la minima intenzione di tornare al Bayern Leverkusen. Proprio per questo motivo si è fatto sotto il Real Madrid di Carlo Ancelotti, ma resta da capire se Kramer sarà realmente parte attiva nel progetto dei galagticos o se sarà l’ennesimo “personaggio” portato nella capitale spagnola da Perez. Si, perché Kramer è uno di quei calciatori dalle uscite ben poco diplomatiche: in estate si diceva avesse rifiutato il trasferimento al Napoli per timore della mafia, salvo poi precisare: “Dicono abbia paura della Mafia, ma è un’idiozia. Non mi risulta che i giocatori del Napoli se la passino male. La verità è che non mi sono occupato personalmente delle offerte. Il mio cartellino è del Bayer Leverkusen che mi ha girato in prestito al ‘Gladbach. Sono loro che decidono”. Lo stesso Kramer aveva poi suscitato parecchio scalpore quando, sempre dopo il mondiale, aveva deciso di ribellarsi alle strambe regole del calciomercato: “Nel calciomercato di oggi siamo trattati come schiavi. Se io non voglio giocare in un club non sarò obbligato a indossare quella maglia. Mi rivuole il Leverkusen? Sono stufo di andare avanti e indietro!”

La botta di Garay, ex Real Madrid, deve aver particolarmente danneggiato i freni inibitori di Kramer, oltre che la sua memoria.

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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