La CAF, Confédération Africaine de Football – Confederazione Africana di Calcio – è alle prese con una problema che sconvolgerà il programma delle competizioni calcistiche internazionali del 2015: il Marocco ha ufficialmente ritirato la sua disponibilità per organizzare la Coppa d’Africa originariamente fissata fra il 17 gennaio e l’8 febbraio del prossimo anno.
Le ragioni, secondo il governo marocchino, sarebbero di tipo medico-sanitario: il rischio che il virus Ebola possa varcare i confini della zona nel quale è attualmente delimitato, vista la risonanza dell’evento, sarebbe troppo alto. Ferma la critica della CAF che, a due mesi dall’evento si trova a dover riorganizzare tutto il palinsesto e la struttura della competizione continentale. Riunitisi a Il Cairo, i dirigenti del massimo organo calcistico africano, hanno deciso che la rappresentativa non potrà partecipare alla coppa e, inoltre, la federazione del Marocco sarà obbligata a pagare delle penali contrattuali.
Il dilemma è se far giocare o meno la Coppa d’Africa e, se si, quale stato potrebbe essere disposto ad ospitarla ? Attualmente la CAF sarebbe decisa a non annullare l’evento e starebbe già vagliando le numerose nuove candidature dopo aver già incassato una risposta negativa da Egitto, Sudan, Sud Africa e Ghana. Il fatto che non siano state rivelate le nazioni che hanno deciso di candidarsi potrebbe essere un chiaro segnale della situazione a dir poco caotica delle ultime ore.
Sarebbe comunque un fatto epocale: fino ad ora questo tipo di competizioni calcistiche sono state annullate solamente in caso di guerre. Come ad esempio nel 2000, quando lo Zimbabwe avrebbe dovuto ospitare la ventiduesima edizione della Coppa d’Africa, ma, a causa della grave crisi politica ed istituzionale, questa venne spostata in Ghana e in Nigeria.