Roma, “multagate” Marino: indaga la Procura. La maggioranza difende il sindaco: “Attacco politico”
“Violazione del sistema informatico” la procura di Roma procede per questo reato dopo la denuncia del sindaco Ignazio Marino su una possibile “manipolazione e falsificazione” dei suoi dati nel sistema informatico che registra i permessi Ztl, che avrebbe portato alla cancellazione di 8 multe al sindaco.
Multagate, la solidarietà a Marino
Ieri, nel giorno più lungo del “multagate”, Marino ha ricevuto la solidarietà della maggioranza capitolina, che parla di ‘attacco politico: “E’ del tutto evidente che il sindaco di Roma è bersaglio di un attacco politico a fronte di una mera dimenticanza amministrativa degli uffici competenti, nel processo di rinnovo del permesso di accesso allo Ztl. I capigruppo e il coordinatore di maggioranza, respingono con forza e decisione il tentativo della destra di sminuire il nuovo corso impresso dal sindaco all’insegna della trasparenza e della difesa degli interessi di Roma e dei romani.
Saranno le autorità competenti ad accertare ogni eventuale responsabilità su quanto accaduto” scrivono in serata, in una nota congiunta, i capigruppo di maggioranza in Campidoglio, Massimo Caprari (Centro Democratico), Luca Giansanti (Lista Civica Marino), Gianluca Peciola (Sinistra Ecologia Libertà), Giulia Tempesta (Partito Democratico) insieme a Mirko Coratti e al coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo.
Multagate, le polemiche sulla Panda
Per tutta la giornata di ieri si sono susseguite le voci di possibili dimissioni del primo cittadino a causa delle polemiche sulle otto multe elevate alla sua Panda rossa per l’accesso senza permesso alla Ztl del centro storico e sull’ipotesi di una “manipolazione del sistema informatico” denunciata dallo stesso Marino, la questione era stata anche sollevata da Andrea Augello (Ncd), autore, nei giorni scorsi, di un’interpellanza parlamentare al ministro Alfano sulle presunte multe “congelate e non pagate” da Marino.
Secondo Augello: “Non c’è nessun hacker. Questo è stato un dossier ‘manipolato’ dallo stesso sindaco”. Il senatore aveva spiegato che “basta caricare il codice giusto. Se infatti qualcuno fa la ricerca per permessi Ztl il permesso non c’è. Invece se si fa una ricerca senza specificare la chiave Ztl, il permesso ricompare. Quindi sono due tipi di ricerche. Questo perché Marino ha un permesso che si dà ai sindaci”.
Intanto ieri la procura di Roma ha aperto un fascicolo in merito alla denuncia di Marino sul presunto hackeraggio del sistema informatico. Dopo la conferenza stampa di Augello, che ha accusato di manomissione del sistema informatico,in Campidoglio si cerca la strategia migliore per affrontare le nuove accuse.
Multagate, le opposizioni chiedono le dimissioni di Marino
C’è stato chi per tutto il giorno ha premuto per ottenere le dimissioni di Marino, anche se i più stretti collaboratori avrebbero puntato sulle dimissioni del capo di Gabinetto del sindaco, Luigi Fucito, il quale ha però replicato che: “Non c’è nessun coinvolgimento del Gabinetto, quindi non saprei”
Nella serata di ieri è arrivata la decisione di Marino di convocare d’urgenza, in Campidoglio, un vertice con i capigruppo della maggioranza. Riunione concitata da cui, alla fine, è uscita la nota in cui esprimono solidarietà al primo cittadino.
L’opposizione invece continua a chiedere le dimissioni di Marino: “gli diamo 48 ore di tempo per dimettersi poi faremo una grande manifestazione con motorini e macchine partendo dalla sede di Equitalia con destinazione Campidoglio” dichiara Roberta Angelilli, coordinatore regionale Ncd per il Lazio e compagna di Augello. Dal Pd non si alza alcuna voce.
Nel pomeriggio una troupe della trasmissione televisiva Le Iene ha cercato di bloccare Marino fuori da Palazzo Senatorio per intervistarlo sulla vicenda delle multe. “State ai dati che ho” ha replicato il primo cittadino. La troupe televisiva è stata allontanata a forza dalla scorta del sindaco.