Bossi (Lega): vogliono far fuori i piccoli partiti e prendersi lo Stato
Mentre la Lega va sempre meglio in tutti i sondaggi e Salvini è protagonista della scena politica torna a parlare Umberto Bossi che del Carroccio è stato il fondatore e, per molti anni, il leader indiscusso l’anima. Non ha mai perso lo spirito combattivo nonostante le grane giudiziarie che lo hanno investito e le nuove leadership che cavalcano la scena.
Lega, Bossi a Salvini e Tosi: si candidi uno dei due
“Io non sono il segretario della Lega, ma il buon senso vuole che un partito abbia un solo candidato, altrimenti si disperdono i voti”. Si esprime così, al Gazzettino, Umberto Bossi alla domanda sulla sua preferenza tra Salvini o Tosi. “Tutti sanno come la penso io. Che decida il partito, io mi limito a dire che il candidato della Lega a leader del centrodestra può essere uno solo”.
Lega, Bossi “Salvini è bravo”
“Salvini è bravo – afferma Bossi – la Lega è forte, ha una sua linea sull’immigrazione clandestina, che dice che Mare Nostrum è una schifezza, ha aumentato le partenze e quindi i morti”, “se su questa linea, che è la nostra linea da sempre – aggiunge – si trova d’accordo anche qualche circolo di destra o adesso anche Grillo, beh questo non è un nostro problema”.
Lega, Bossi sulla prossima legge elettorale
Bossi auspica il referendum per l’indipendenza del Veneto e interviene anche sull’accordo sulla legge elettorale: “Renzi tenta di ripetere con Berlusconi lo stesso trucco che voleva fare la Dc di De Gasperi e Scelba nel 1953: una legge truffa che fa fuori i partiti piccoli e consente a forze che hanno sì e no il 20 per cento di prendersi lo Stato e di fare alto e basso come vogliono. Alla legge truffa del 1953 il Pci si oppose con forza, ed ora è il Pd a riproporla! Io spero che Berlusconi si svegli: se lascia passare il premio di maggioranza alla lista, consegna la vittoria a Renzi”.
Giuseppe Spadaro