Brevi notizie di politica. Il M5S vuole sfiduciare il sindaco Marino. Cicchitto splatter, attacca Forza Italia “Ha propositi omicidi su NCD”. Nessuna offerta congrua per L’Unità.
Fitto: “Sulla legge elettorale si discute in Parlamento”
«Al di la delle dichiarazioni dobbiamo lavorare in Parlamento e lì faremo le nostre valutazioni. La cornice in cui potremo lavorare è ampia». Lo dice l’eurodeputato di Fi Raffaele Fitto a Radio Anch’io parlando dell’accordo Renzi-Berlusconi.«Ricordo – continua Fitto – che al nostro ufficio di presidenza abbiamo preso alcune decisioni: tra queste quella di assumere iniziative parlamentari in cui far emergere forte e chiara la nostra posizione e quella per cui non accetteremo diktat e imposizioni».«Se si stravolge il testo approvato al Senato è impossibile accelerare». Lo dice l’esponente di Fi ed europarlamentare Raffaele Fitto a Radio Anch’io commentando l’accelerazione sulla riforma elettorale. «Tre mesi fa c’era il premio alla coalizione e un forte sbarramento. Ora si parla esattamente dell’opposto: sembra che qualcuno voglia accelerare e qualcuno rallentare» aggiunge Fitto secondo il quale «è evidente che siamo in una fase in cui le tempistiche rischiano di nascondere altri obiettivi».
I Cinque Stelle sfiduciano Marino
Il M5s presenterà oggi in Consiglio comunale una mozione di sfiducia al sindaco Ignazio Marino. «Il M5S Roma ritiene che la vicenda delle multe del Sindaco Marino e la relativa mozione di sfiducia che sarà presentata dal Ncd, rappresentino davvero il più basso livello raggiunto dalla politica sia romana che nazionale – spiegano in una nota – Mentre la città ed i suoi abitanti combattono con le difficoltà dell’assenza di lavoro, riduzione dei servizi, mobilità insostenibile, del gravissimo problema abitativo, e con la difficile convivenza nelle periferie, la politica irresponsabile non discute i problemi della città ma ingaggia lotte inutili ed autoreferenziali». Il gruppo «non intende accodarsi alla barzelletta politica rappresentata dalla destra di Augello e da quella presente in Consiglio comunale, incapace di fare opposizione sui contenuti. La nostra opposizione al Sindaco Marino la facciamo sulle inadeguatezze di un indirizzo politico che non produce risultati per la città. Prova ne è che il M5S, anche quando si poteva davvero far cadere il Sindaco di fronte alla votazione errata durante il bilancio, è stata l’unica forza di opposizione a non retrocedere, così come non fecero invece la Lista Marchini e il Centro destra che salvarono il Sindaco. Quelle forze politiche che oggi chiedono la sfiducia presentando una mozione ridicola. Per questo motivo presenteremo una nostra mozione di sfiducia per tutti gli errori fatti dal Sindaco finora: sul miliardo buttato per i lavori della Metro C, sulle scelte in materia di urbanistica, sul caso Castaldo, sul Centro Carni, sulle società partecipate, che rappresentano la mancanza di quella discontinuità enunciata nel programma politico e nelle linee programmatiche di azione che la Giunta avrebbe dovuto realizzare. Il M5S Roma è pronto seriamente a sfiduciare Marino – concludono i consiglieri – ma non a prestarsi ai giochi di una destra ‘ripulità, pronta a sedersi ai tavoli che contano».
Bankitalia: “Su mercato immobili pesa incertezza fiscale”
«In un quadro di persistenti difficoltà reddituali, l’incertezza circa il trattamento fiscale della proprietà immobiliare potrebbe aumentare lo squilibrio tra offerta e domanda di abitazioni, con effetti negativi sui prezzi di mercato». È quanto si legge nel rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia.
Cicchitto splatter, “Forza Italia ha propositi omicidi su NCD”
«L’insistenza di Fi sulla soglia al 4% è ispirata solo dalla conferma di propositi omicidi nei confronti del NCD che poi finiscono col colpire di rimbalzo anche Fratelli d’Italia. Questa pulsione omicida, che già di per sè divide il centrodestra, si intreccia con un’altra vicenda: Salvini e la Lega sono in libera uscita per una operazione che segna un mutamento genetico rispetto a quello che finora è stata la Lega Nord. E che è profondamente alternativa ad ogni ipotesi di centrodestra moderato legato al PPE, visto che ha l’ambizione di essere al Nord, al Centro e al Sud la versione italiana del Lepensimo in nulla conciliabile con qualsiasi versione del popolarismo europeo».È quanto afferma Fabrizio Cicchitto.
Bagnasco difende il Made in Italy
«Pensando alle realtà industriali come Terni, Genova, Taranto penso che occorrerebbe tenere quanto più possibile in casa i gioielli». Lo ha detto il presidente Cei, il card. Angelo Bagnasco, nella conferenza stampa che chiude l’assemblea dei vescovi. «Vendere per ripianare» non serve e invece occorrono «capitali freschi».
Salvate il soldato Unità
Nessuna delle tre offerte arrivate per L’Unità è stata giudicata congrua dai liquidatori del quotidiano: lo annuncia una nota sul sito www.unita.it, in cui viene prorogato fino al 30 novembre il termine per presentare eventuali nuove proposte di acquisto.
Guerra tra sindacati
«La Cgil fa le sue scelte, farà il suo sciopero generale. Non è la prima volta che sciopera da sola, non mi sembra un modo per unire il mondo del lavoro». Così il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. «La Cisl – ha aggiunto – storicamente non ha mai aderito a scioperi indetti da altre organizzazioni».
Conquista il Veneto e conquisterai l’Italia
La campagna per il Veneto si farà con «cene con gli imprenditori, ma anche nei capannoni industriali e agricoli. Comunque Renzi verrà, forse già prima di Natale». Lo afferma al Gazzettino, Alessandra Moretti che sulla possibilità che il Pd vinca in Veneto aggiunge: «Anch’io ne sono convinta, se Renzi e il Governo si spendono è ancora più fattibile. Il Veneto deve essere una partita nazionale, vincere sarebbe una svolta storica per il Pd. Ho parlato con i ministri Martina, Boschi, Lupi per le infrastrutture, Lorenzin per la sanità: c’è una disponibilità ampia, vuoi perchè godo di una certa stima nel Governo, ma assicuro che tutti sentono l’importanza della sfida del Veneto». Alla domanda su con quale coalizione si candiderà, Moretti replica: «Vedremo dopo le primarie e vedremo il programma. Comunque la coalizione più larga e ampia: porte e finestre spalancate». Alla domanda se si dimetterà da parlamentare europea, Moretti assicura: «Sì, appena sarò eletta. Vale anche se dovessi perdere».