Europee, Mastella attacca: “Non è stata Pascale a mettermi in lista”
“Ho fatto la storia di questo Paese, le pare che una mia candidatura dipenda dalla parola della Pascale? Con lei sono in buoni rapporti, lei e Sandra sono amiche, hanno una profonda stima reciproca. Ma mi arrabbio quando mi fanno domande irriverenti”. Così Clemente Mastella, candidato con Forza Italia alle Europee, in due interviste a Repubblica e QN. “Sono sopravvissuto tante volte. Sono un naufrago che ha sempre trovato l’isola, che ha sempre raggiunto un approdo giusto. Ma ho remato parecchio, e sono state traversate senza acqua nè pane, con il sole in testa”, dice Mastella.
Sul rinvio a giudizio, “è per fatti vecchi. Mi accusano di aver gestito la sanità locale, non ho mai nominato un primario in vita mia. E poi ci sono altri rinviati a giudizio, ad esempio del Pd”, commenta. Quanto all’esclusione di Scajola, “non conosco le ragioni della sua non candidatura, mi dispiace umanamente. Spero che poi il rapporto con lui si possa recuperare. Sono grato per essere in lista io. Ora me la combatto”.