La Nato sostiene che colonne di blindati e mezzi militari senza insegne e numeri di riconoscimento stiano entrando da giorni in Ucraina dal confine orientale, quello con la Russia. Le stesse informazioni sono state rilanciate dall’Osce e dai reporter sul campo. “Colonne che vanno e vengono, avanti e indietro, dalla Russia all’Ucraina orientale e lungo il confine” ha detto il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. “Questo è un notevole concentramento militare” ha detto Stoltenberg, aggiungendo che “siamo pronti a sostenere l’Ucraina”.
L’Ucraina accusa la Russia
Kiev ha accusato la Russia di appoggiare i separatisti filorussi fornendo loro truppe, armi e munizioni in vista di una nuova offensiva in un conflitto che ha già causato 4.000 vittime. Da parte sua, Mosca nega di aver inviato soldati e mezzi militari in Ucraina. La tensione è salita notevolmente negli ultimi giorni facendo temere che il fragile cessate il fuoco di inizio settembre sia sul punto di crollare definitivamente.
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I timori per un conflitto aperto
Le autorità di Kiev hanno detto che la situazione sta velocemente degenerando nell’est del paese: si teme da un momento all’altro la ripresa delle ostilità. Come scritto dal New York Times, circolano voci secondo cui un’offensiva dei ribelli potrebbe scattare già domenica.
La Nato pronta a sostenere l’Ucraina
La Nato per bocca del suo Segretario generale afferma che “questo conflitto non può avere una soluzione militare” ma che allo stesso tempo l’Alleanza atlantica “sostiene e sosterrà la piena integrità e sovranità dell’Ucraina. Chiediamo alla Russia di rispettare il confine ucraino, di ritirarsi dall’Ucraina Orientale e di non appoggiare i separatisti, perché questo minaccia il cessate il fuoco e mina ogni soluzione politica: sembra un bis dell’operazione Crimea”.
Cameron sulla crisi in Ucraina
Dall’Australia si è fatto sentire anche il primo ministro britannico David Cameron, sull’isola per il vertice del G20. L’operato della Russia nelle regioni orientali dell’Ucraina è inaccettabile, ha dichiarato Cameron, e potrebbe spingere Europa e Stati Uniti a inasprire ancor di più le sanzioni contro Mosca: “Io continuo a sperare che i russi riconoscano che devono consentire all’Ucraina di progredire come paese libero e indipendente. Se la Russia avrà un approccio positivo nei confronti dell’Ucraina potremmo anche rivedere le nostre sanzioni, ma se la Russia continuerà a peggiorare la situazione allora le nostre sanzioni potrebbero aumentare, è semplice”.
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