Renzi come Fanfani: l’accostamento è di De Benedetti
L’ingegner De Benedetti accosta Renzi a Fanfani. Sul premier l’ingegnere afferma di essersi “ricreduto. Renzi è un fuoriclasse. Per quattro motivi. Innanzitutto, è molto intelligente” mentre “Berlusconi è furbo”.
Il patron di del gruppo Espresso-Repubblica intervistato dal Corriere argomenta la sua ammirazione verso il premier: “L’energia: non ne ho mai vista tanta in un politico. Forse si può fare un paragone con il Fanfani degli Anni ’50. L’empatia. Dicono che Renzi ricordi Craxi, per decisionismo e abilità politica; Craxi però era antipatico. E poi Renzi è una spugna. Di economia non sa molto; ma in un attimo assorbe tutto. È veloce e spregiudicato”.
De Benedetti “3% incompatibile con riforme vere”
“Questa manovra non è risolutiva – osserva De Benedetti -. Il vincolo del 3% è incompatibile con riforme vere. E le riforme senza soldi non si fanno. Il premier dovrebbe fare come Schroder, quando ottenne di sforare i parametri per tre anni. Oggi Renzi non se la sente; ma sono certo che, quando avrà avviato le riforme, lo farà. Fino ad allora, l’Italia non uscirà da recessione e deflazione”.
De Benedetti su Berlusconi
Su Berlusconi, De Benedetti aggiunge: “Penso venderà tutto a uno straniero e per farlo non può avere il governo contro. In Italia non c’è nessuno disposto a comprare le sue aziende”.
De Benedetti sul prossimo inquilino del Colle
Il prossimo inquilino del Colle? “Posso dire quali connotati dovrà avere, coniugando realismo e aspirazione. Renzi non lascerà che sia eletto qualcuno che distragga l’attenzione da lui. Ma il presidente dovrà essere un politico dal grande profilo istituzionale, che conosca a fondo il funzionamento delle Camere”.
Marina Berlusconi: “De Benedetti davvero fortunato”
“Carlo De Benedetti è davvero un uomo fortunato. Senza quei 500 milioni per il Lodo Mondadori, senza quella fortuna piovuta dal cielo su un gruppo con una situazione debitoria decisamente complessa, oggi ci sarebbe davvero ben poco da festeggiare”. Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, commenta così l’intervista al Corriere.