G20 Renzi “L’Europa deve cambiare gioco”
G20 Renzi sulla stessa linea d’onda degli altri grandi. Obiettivo comune: tornare a discutere di crescita perché il rigore non basta. Tutti d’accordo, insomma.
“L’Europa – secondo Renzi – deve cambiare gioco e puntare di più su crescita e occupazione: dobbiamo cambiare strategia come eurozona, come ci hanno suggerito Barack Obama e David Cameron stamattina”. Barack Obama, per primo, ha sottolineato che “In questi anni gli Usa hanno dato lavoro a più persone di tutte le economie sviluppate insieme. Ma non ci si può attendere che portino l’economia mondiale sulle loro spalle. Dunque il G20 ha la responsabilità di agire per stimolare la domanda, investire di più e creare posti di lavoro”.
Parole alle quali, dopo David Cameron, si associa anche Renzi che appena arrivato in Australia aveva dichiarato “L’unica strada oggi è tornare a discutere di crescita e non solo di rigore”. Sarebbe questa la linea del G20 che Renzi ha voluto ribadire anche in un tweet: “I Grandi paesi del mondo condividono l’idea di fondo: l’austerità non basta. Servono investimenti e riforme”.
Obiettivo comune: la ripresa economica
Il tema principale dunque è la ripresa economica. Al G20 Renzi, intervenendo in assemblea stamane, ha dichiarato: “L’Europa deve cambiare gioco e puntare di più su crescita e occupazione: dobbiamo cambiare strategia come eurozona, come ci hanno suggerito Barack Obama e David Cameron stamattina”. Sottolineando poi “Stiamo facendo molte riforme: lavoro, fisco, giustizia civile, Pubblica amministrazione, riforma costituzionale, corruzione ed evasione. E la più importante di tutte, la scuola”.
Renzi ci tiene a ribadire che l’Italia ha cambiato passo. “L’Italia è finalmente libera, svincolata dai legami del passato”. Una prova a dimostrazione della sua tesi è il ritrovato interesse degli investitori stranieri (chiaro il riferimento ad Alitalia). L’esempio da seguire è quello di Obama “che ha messo i soldi nelle attività manifatturiere, consentendo operazioni come quella che ha potuto fare la Fiat con la Chrysler grazie ad un prestito dello stato, interamente restituito da Marchionne”. E domani mattina Renzi incontrerà il presidente della commissione Ue Junker proprio per sollecitare proposte concrete riguardo l’investimento di 300 miliardi già annunciato. Lo stesso Junker tramite Twitter fa sapere che “Dobbiamo fare di più per dare il calcio di inizio e sostenere la ripresa economica”.
Italia-India e Marò
Non sono mancate parole sulla situazione dei marò. Ma, ha detto Renzi, “Bisogna evitare le polemiche con l’India”. Ha avuto modo di incontrare il premier indiano Narendra Modi. Con l’India sono in atto, oltre alle trattative per liberare i due italiani, rapporti di collaborazione economica. Sull’incontro, il premier italiano ha detto “È stato molto interessante e importante. Queste occasioni servono anche a stabilire contatti diretti fra i leader”.
Incontro tra Renzi e Putin
Il G20 è stata l’occasione per Renzi di incontrare di nuovo, dopo il vertice Asem a Milano, Vladimir Putin. Obiettivo, ora come allora, è trovare una soluzione alla crisi ucraina. “L’appuntamento di Milano è stato importante per tutti noi, per le relazioni Europa-Asia che sono fondamentali e strategiche. Spero sia stato un passo avanti per risolvere le questioni aperte tra Russia e Ue sulla questione ucraina”. Un incontro gradito anche dallo stesso Putin che si è detto soddisfatto di aver avuto modo di incontrare il primo ministro italiano.
I rapporti con l’Asia
I rapporti con l’Asia ricoprono un ruolo centrale anche nella politica di Obama. Come lui stesso ha dichiarato in un discorso all’università del Queensland, il continente asiatico si trova di fronte alla possibilità di una grande crescita ma corre anche il rischio di subire battute di arresto a causa dei regimi autoritari. “La democrazia non è un valore occidentale ma universale”. Un chiaro messaggio alla Cina. E, proprio ricordando i recenti accordi raggiunti da Usa e Cina sul clima, Obama ha ricordato ai suoi detrattori che non abbandonerà mai l’intenzione di dedicarsi all’Asia.