Colpo parato e respinto al mittente: “Anche noi siamo convinti che i patti si debbano rispettare e in questo caso significa accantonare queste due proposte”. A parlare è Silvio Berlusconi, a margine della presentazione del nuovo libro di Michaela Biancofiore a Milano. L’ex premier replica a proposito del Patto del Nazareno e rilancia sull’Italicum. E lo fa con un doppio “no” secco: al premio di lista e all’abbassamento della soglia di sbarramento.
Italicum, Berlusconi difende Patto del Nazareno
Parlando da dietro ad un paio di occhiali scuri – a causa di un nuovo problema di uveite – l’ex premier gela Renzi ma al tempo stesso difende il Patto: “Noi rispettiamo il patto del Nazareno perché sentiamo forte l’esigenza di rendere governabile questo Paese”. Attraverso un percorso lungo e con un obiettivo preciso: “una sola Camera e il bipolarismo vero come negli Stati Uniti“.
“Riunire il centrodestra”
Sul Patto del Nazareno Berlusconi chiama a rapporto tutta l’area moderata: “Serve l’accordo di tutti i partiti del centrodestra, sperando che in futuro arrivi un leader maximo in cui tutti possano riconoscersi”. Un modo per riunire nuovamente tutti i moderati: “Dopo le divisioni personali si lavori tutti insieme per ragioni superiori. Le strade del centrodestra si devono ricongiungere in modo da arrivare uniti al confronto con il centrosinistra alle prossime elezioni“. Un centrodestra guidato da chi? “Non è il leader che deve indicare il suo successore, è la gente che deve farlo”.
Successione di Napolitano: serve ampia convergenza
Berlusconi difende l’accordo con Renzi anche in ottica Quirinale, per la scelta del successore di Giorgio Napolitano, pur ammettendo che con Renzi “non abbiamo fatto ancora alcun nome”. Tuttavia “è pensabile e augurabile che centrodestra e centrosinistra convergano per eleggere al Quirinale qualcuno che dia ad entrambi garanzie di saggezza e di equilibrio. Lo dice la situazione dei numeri”.
Patto del Nazareno, replica a Bersani
Il leader di Forza Italia replica all’ex segretario del PD, Pier Luigi Bersani, che aveva attaccato duramente il Patto del Nazareno ed i suoi effetti positivi sul valore in Borsa dei titoli Mediaset: “Bersani è lontanissimo dal vero, non c’è nulla nel Patto del Nazareno che può influenzare Mediaset, che invece soffre del fatto che la pubblicità in Italia è diminuita e che l’azienda pubblica fa dumping, vendendola con il 90% di sconto”.