Un nuovo sciopero della fame, simile a quello dello scorso anno per protestare contro la legge elettorale. A minacciarlo ai microfoni di Un Giorno da Pecora, è Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera. “Se l’Italicum legge verrà approvato al Senato entro dicembre, non farò lo sciopero. Altrimenti, farò di nuovo sciopero della fame” afferma. Giachetti ammette che la riforma preparata dal governo non è delle migliori: “L’Italicum? Sono contento che ci sia ma avrei preferito che non ci fosse lo sbarramento al 3%, lo avrei preferito al 5-6%”.Il parlamentare dem esclude una sua candidatura a sindaco di Roma: “Io sindaco di Roma? Non ci penso per niente, il sindaco c’è già. Smentisco assolutamente che io possa fare il sindaco di Roma”. Il giudizio sull’attuale primo cittadino della Capitale è tranchant: “Marino non voglio mandarlo via, voglio però che la città sia amministrata meglio”. Al posto di Marino, Giachetti vedrebbe bene l’attuale ministro degli Esteri, Gentiloni: “Se fosse stato lui il sindaco di Roma sono sicuro che le cose sarebbero state diverse”.
Assunzioni Ikea 2018: 11 mila posti, requisiti e selezioni in Italia