Se la metà del mese di settembre costituisce ormai un appuntamento fisso per tutti i videogiocatori amanti del pallone, vista l’uscita sul mercato dell’annuale edizione della serie calcistica della Electronic Arts FIFA, metà novembre si consolida il periodo più agognato da coloro i quali preferiscono allenare piuttosto che giocare. Il 7 novembre è infatti stato lanciato nei negozi Football Manager 2015, il videogioco prodotto dalla SEGA che dal 1982 fa sognare tutti quelli che ritengono il mestiere dell’allenatore il più bello del mondo.
Nonostante sia l’unico titolo manageriale calcistico degno di essere definito come tale, gli uomini della Sports Interactive non si sono seduti sugli allori e, come ogni anno, hanno apportato modifiche significative alla propria creatura. Fra le più importanti e significative vi è sicuramente la possibilità di scelta fra una tipologia di allenatore “da tuta” – alla Carletto Mazzone per intenderci – o “da giacca e cravatta” – stile Mourinho – per il proprio manager virtuale. Ovviamente sarà possibile mixare i due stili tramite quelli che potrebbero essere definiti come dei “punti esperienza” che cambieranno anche in base alle passate esperienze professionali e al patentino in possesso dal vostro nuovo allenatore pronto a calcare le panchine di mezzo mondo. Soprattutto in questa nuova e fondamentale modifica è possibile apprezzare la vasta quantità di variabili modificabili dal videogiocatore che hanno reso la serie Football Manager tanto apprezzata.
Dopo questo snodo fondamentale, ci si troverà a dover affrontare una grafica del tutto nuova, anche se riecheggiante i capitoli di metà anni 2000, composta da un menù a tendina laterale e dalla parte centrale dello schermo totalmente libera da orpelli se non consideriamo l’utilissima barra di ricerca che fa somigliare la grafica di FM 2015 a quella di un browser. Come se tutto ciò non bastasse è stato aumentato il numero di ruoli da assegnare ad ogni giocatore che scende in campo e saranno molto più influenti sullo svolgersi del match le istruzioni da bordo campo. Notevoli miglioramenti si registrano anche nella rete di ricerca giovani- lo scouting – con un implemento della precisione che il videogiocatore dovrà impiegare per scovare il Cristiano Ronaldo – o il Messi – del futuro. Le conferenze stampa, da sempre un tasto dolente per la ripetitività delle stesse, sono state rese più frizzanti grazie alla divisione dei giornalisti che scrivono per i tabloid – intenzionati solo a fare scalpore – da quelli che scrivono per i quotidiani di settore – che porranno domande squisitamente tecniche tattiche -. Un altro aspetto decisamente migliorato riguarda l’interazione con i giocatori: la gestione psicologica dell’intera rosa a disposizione sarà un fattore tanto delicato quanto fondamentale per portare il Virtus Entella alla vittoria della Champions League.
Queste e moltissime altre minori migliorie rendono Football Manager 2015 un vero capolavoro manageriale. L’unica domanda che si può porre l’appassionato è: “Cosa inventeranno il prossimo anno per strabiliarmi ancora?”