Claudio Scajola è uno dei big rimasti fuori dalle liste forziste per le Europee. Un’esclusione che l’ex ministro non è riuscito a digerire facilmente. Prova ne sono le dichiarazioni rilasciate da Scajola alla trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24. “Sondaggi negativi? Non credo che Berlusconi la pensi davvero così, è un pretesto suggerito da qualche consigliere. Le stesse cose le avevano dette Toti e Romani – racconta l’ex ministro – Gli hanno fatto credere delle cose non vere, è stato influenzato e gli hanno raccontato delle bufale. Comunque non mi arrendo, continuerò a fare politica”.
Scajola ammette di essere rimasto “umanamente” deluso dal comportamento di Berlusconi. “Sicuramente sono deluso da Berlusconi perchè alla fine la scelta era sua e se aveva qualche dubbio non si è confrontato con me. Non mi ha nemmeno telefonato per dirmelo, non se l’è sentita perchè non poteva raccontarmi la bufala che gli hanno raccontato. Sapeva che non reggeva in un confronto con me, non è il berlusconi che ho conosciuto io. Ed è stato probabilmente costretto a fare questa scelta per garantire qualcuno da eleggere in questa circoscrizione. Persone che avevano paura di un mio successo elettorale. Ma se il problema è far eleggere Toti e Ronzulli potevo dare una mano, potevo essere utile. Ho ancora una capacità di mobilitazione”.
Scajola non nasconde il suo astio verso il consigliere di Berlusconi, Giovanni Toti. “Sentirlo dire in televisione che il mio nome poteva essere un danno è stata una coltellata in una ferita, non me l’ha data neppure un avversario politico, nessuno. È arrivata da uno uscito ora da sotto un cavolo, uno che che fa il consigliere politico. Un’infamia”.
Ma Scajola, non farà come Bonaiuti, non passerà al Nuovo Centrodestra. “E’ strano che nel mio partito siano garantisti con i condannati e non con me che sono stato assolto in un processo. Ho preso un calcio nel sedere dal mio partito, ma non vado con Alfano”.