Non c’è verso per il Nuovo Centrodestra di riunirsi al partito berlusconiano: alla domanda posta da un giornalista a Renato Schifani circa un’eventuale unione con Berlusconi, il Presidente dell’NCD si è messo sulla difensiva: “Noi guardiamo a un nuovo centrodestra, non al vecchio centrodestra, e guardiamo principalmente a recuperare quei milioni di voti che Forza Italia ha perso in questi anni, sono 7-8 milioni, che si sono collocati nell’astensione. Lavoriamo per recuperare i voti di coloro che sono rimasti delusi da tanti anni di governo del centrodestra e che non votano più Forza Italia. Il nostro obiettivo è quello e, naturalmente, realizzare nel tempo, insieme a Renzi, alcune proposte che fanno parte del nostro programma identitario”.
Incalzato dalle domande del giornalista de Il Tempo, Schifani aggiunge: ”Se si parla del centrodestra con la Lega di Salvini ci dividono dei valori. Per parlare di unità del centrodestra bisogna verificare la convergenza dei valori, per evitare errori di percorso. La Lega di Salvini non è la Lega di Bossi. Ritengo che vi siano tutti i presupposti perché si possa governare per l’intera legislatura, in quanto il Paese chiede stabilità. Non vedo che potrebbero risolvere delle nuove elezioni. Stiamo facendo le riforme. E sul calo del Partito Democratico, Schifani chiosa: “Per un partito al governo è fisiologico”.
A rafforzare le voci di un profilo più identitario del partito fondato da Angelino Alfano, è anche l’ex Ministro Nunzia De Girolamo che al programma radiofonico “Un giorno da pecora” dichiara: “Con Udc cambieremo nome e faremo il partito dei moderati liberali”.