Dopo la Cgil, anche la Uil proclama lo sciopero contro Legge di stabilità, Jobs Act e riforma della PA. All’appello manca adesso solo la Cisl e infatti domani, prima dell’apertura del congresso confederale, è previsto un incontro con tra i tre leader per definire una data comune e le modalità dell’agitazione.
“Coerentemente con il percorso messo in atto in questi mesi e avendo esperito tutti i tentativi per ottenere risultati concreti, a questo punto la Uil dichiara lo sciopero generale e proporrà, già domattina, a Cgil e Cisl l’individuazione di una data e di modalità comuni per l’attuazione della mobilitazione ormai non più rinviabile”, si legge nel comunicato diffuso dalla Uil al termine della riunione dell’esecutivo”.
Sarà Sciopero Generale. Domani si proporrà a @cgilnazionale e @CislNazionale data e modalità. #scioperogenerale
— Uil Nazionale (@UILofficial) 18 Novembre 2014
Duro il giudizio contro il governo: “Nessuna disponibilità è giunta dal governo a proposito del rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Nessuna risposta è stata data sulla richiesta degli 80 euro ai pensionati né sul ripristino della rivalutazione delle pensioni né, tantomeno, sui non autosufficienti. Inoltre, resta nebulosa tutta la partita relativa al jobs act, con il rischio concreto che siano messi in discussione le tutele per quei lavoratori che già le hanno. Mancano, poi, le risorse necessarie a garantire una continuità agli ammortizzatori sociali, per la protezione di coloro che rischiano la perdita del posto di lavoro”.