Pinotti e il volo di Stato, l’Enav sconfessa il ministro
La diatriba Movimento 5 Stelle-Roberta Pinotti si arricchisce di una nuova puntata. Secondo la ricostruzione del Fatto Quotidiano, l’Ente nazionale assistenza di volo (Enav) ha prodotto un documento che sconfesserebbe quanto dichiarato dal ministro della Difesa circa il volo di Stato contestato.
In particolare, secondo le carte dell’Enav il piano del Falcon 50, che quella sera ha riportato il ministro a Genova da Ciampino, è stato cancellato alle 18:04 e riscritto alle 18:06 in concomitanza dell’orario del decollo stimato dell’Airbus del premier Renzi da Firenze, sul quale c’era appunto la Pinotti.
Il Falcon 50, che doveva servire solamente all’addestramento militare, parrebbe quindi essere stato modificato per far sì che il ministro Pinotti potesse rientrare nel capoluogo ligure in tempo dal vertice Nato in Galles dello scorso 5 settembre.
Ma come mai tutta questa bagarre per un “semplice” volo di Stato? La normativa, introdotta dal governo Berlusconi e confermata, in varia misura, da Monti e Letta, parla chiaro: “I voli di Stato devono essere limitati al presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, al presidente del Consiglio dei ministri, al presidente della Corte costituzionale” e “eccezioni rispetto a questa regola devono essere specificamente autorizzate”; inoltre “una volta autorizzato il volo si procede alla pubblicazione, con cadenza mensile, sul sito internet della Presidenza del Consiglio dei ministri”.