Governo Norvegia: accordo sul bilancio, ma restano fratture

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In Norvegia, la coalizione di governo di centrodestra e i partiti che la sostengono dall’esterno hanno trovato un accordo sul bilancio statale per il 2015, chiudendo così una lunga trattativa che ha lasciato segni nella maggioranza.

L’accordo

L’accordo è stato raggiunto nella notte tra giovedì e venerdì. Destra e Partito del Progresso, assieme agli alleati esterni del Partito Popolare Cristiano e dei Liberali, hanno evitato così di finire dentro un vicolo cieco. “Si tratta di un bilancio dove tutti hanno concesso qualcosa e tutti hanno ottenuto qualcosa” ha dichiarato il partito della Destra.

Erna Solberg

Photo by European People’s PartyCC BY 2.0

Compromessi politici

Secondo Magnus Takvam, commentatore politico per NRK (la radiotelevisione di stato norvegese), i liberali e i cristiano-popolari hanno ottenuto quelle garanzie minime necessarie per appoggiare la proposta dell’esecutivo: si tratta soprattutto di aperture sull’ambiente e sul sociale, più compromessi in campo fiscale. Molte delle richieste però sono rimaste inascoltate. Il Partito del Progresso, del resto, aveva bisogno di tenere il punto per dimostrare ai propri elettori (sempre di meno, secondo i sondaggi) che essere entrato a far parte di un governo per la prima volta nella sua storia non è significato rinunciare agli obiettivi inseguiti per anni.

Punti di vista diversi nella maggioranza

Il compromesso raggiunto non cancella del tutto i nodi venuti a galla in queste settimane. Secondo Marie Simonsen, responsabile della sezione politica del quotidiano Dagbladet, l’accordo di oggi (e la fatica con cui ci si è arrivati) dimostra come vi sia un profondo divario tra il governo e i due piccoli alleati. C’è distanza in particolare tra Partito del Progresso e Liberali, due soggetti politici con posizioni lontanissime ad esempio sull’ambiente.

Non si tratta di una sorpresa: già un anno fa erano state messe in luce le difficoltà che il governo avrebbe potuto incontrare lungo il cammino. I negoziati hanno prodotto un bilancio di cui la premier Erna Solberg può essere soddisfatta (se non del tutto almeno nel complesso) ma restano scorie politiche che andranno smaltite col tempo.

Il calendario

A questo punto a Oslo si andrà avanti come da programma. Nei prossimi giorni approderanno in Parlamento le proposte di bilancio delle opposizioni e quella del governo. L’appoggio che Partito Popolare Cristiano e del Liberali hanno assicurato all’esecutivo consentirà alla premier Erna Solberg di vedere la propria proposta prevalere su quella dei socialdemocratici.

Immagine in evidenza: photo by CatCC BY 2.0